Gli esercenti della Movida: “Siamo pronti a fare sicurezza privata, ma non blindateci solo al tavolo”

Pubblichiamo la lettera aperta di un gruppo di esercenti "autorganizzati" della Movida Varesina, dopo il tavolo tra i commercianti e il comune di ieri

movida

Pubblichiamo la lettera aperta di un gruppo di esercenti della Movida Varesina, dopo il tavolo tra i commercianti e il comune di ieri.

Secondo loro “Misure più restrittive, come quelle presentate dalle associazioni di categoria, non sono effettivamente sostenibili per noi esercenti e non siamo disposti ad accettarle” e propongono i loro sette punti, che prevedono anche della vigilanza privata a carico degli esercenti delle vie

Siamo un gruppo di esercenti del centro città che non sono iscritti a nessuna associazione di categoria. Siamo però i titolari della maggior parte dei bar del centro e in virtù di questo siamo stati chiamati dall’amministrazione a presentare le nostre proposte per poter gestire in maniera efficace e sicura le nostre attività. Ci auto rappresentiamo e insieme ieri abbiamo inviato le nostre misure di sicurezza, quelle che siamo disposi a mettere in atto per limitare gli assembramenti e aiutare le forze dell’ordine a garantire la sicurezza di tutti.

Di seguito i sette punti che abbiamo scritto e ci teniamo a sottolineare che questo è il massimo che possiamo fare. Misure più restrittive, come quelle presentate dalle associazioni di categoria, non sono effettivamente sostenibili per noi esercenti e non siamo disposti ad accettarle. Non possiamo sostituirci alle forze dell’ordine, e non possiamo nemmeno accettare che a nome nostro si portino avanti proposte che non siamo nelle condizioni di mettere in atto, logisticamente ed economicamente.

1. possibilità di continuare ad usufruire del servizio d’asporto anche dopo le 22.00 senza vietare di svolgere il proprio lavoro ai bar serali il cui consumo da asporto costituisce una parte rilevante
del proprio sostentamento, vietare altresì la possibilità di consumare il suddetto asporto nelle
vie più congestionate (Cavallotti, Cattaneo, Montegrappa, Croce, ecc.) ma consentire il consumo di prodotti alcolici da asporto, rispettando le distanze di sicurezza, nelle altre zone della città la cui conformazione strutturale o la cui assenza di attività serali consente il consumo
di alcool in sicurezza, senza la creazione di assembramenti nelle zone di movida.
Tale divieto non si estende alla somministrazione di generi alimentari (panini piadine gelati, tale
categoria non è esaustiva) che si ritiene possano essere somministrate anche nelle vie della
cosidetta movida, con esclusione per le attività che vendono generi alimentari di somministrare
bibite alcoliche dopo le 22.00.

2. controllo da parte della protezione civile nelle nottate di venerdì e sabato al fine di coadiuvare i proprietari dei locali e/o le forze dell’ordine nell’attività di controllo e prevenzione di eventuali assembramenti, possibile istituzione di un numero diretto con la protezione civile da chiamare in caso di necessità nelle giornate a più alta intensità di avventori.

3. sicurezza privata dei locali per il controllo di assembramento nelle immediate vicinanze del locale (da intendersi pertinenze e zona limitrofa all’ attività) dopo le 20.00 la persona che si occupa della sicurezza del locale avrà il precipuo compito di far sì che i clienti non creino assembramento nella zona antistante l’attività. In alternativa monitorare gli ingressi delle vie Cattaneo/Cavallotti dai lati Vetera/Beccaria/Carducci con sicurezza privata al fine di informare e ricordare l’obbligo di mascherina e distanza interpersonale e inibire l’accesso ad avventori in evidente stato di ebrezza e/o muniti di drink, bottiglie.

4. per quel che concerne le attività con orario protratto oltre le 20.00 vista l’elevata concentrazione di attività, i bar si impegnano nelle serate di venerdì e sabato di usufruire del servizio di sicurezza privata. Il nominativo della persona che si occupa della sicurezza privata verrà comunicato preventivamente alla prefettura e alla questura, in modo da poter coadiuvare (in caso di
necessità) le forze dell’ordine qualora sia richiesto il loro intervento. Alla persona che si occupa
dell’attività di sicurezza privata verrà comunicata (a cura del datore di lavoro) della possibilità
che il suo nominativo venga comunicato alle autorità di pubblica sicurezza, come sopra.

5. I titolari delle attività (fermo restando la responsabilità individuale degli avventori in caso di
trasgressione delle norme anti contagio previste da dpcm e ordinanza regionale) si impegnano
personalmente, anche senza l’utilizzo del servizio di vigilanza, a monitorare personalmente nelle serate di venerdì e sabato eventuali assembramenti e, nel caso, di
comunicarli tempestivamente alle forze dell’ordine.

6. I titolari delle attività si dichiarano disponibili a collaborare quotidianamente, e in maniera più assidua nel fine settimana, fornendo il numero di telefono personale a tutti i servizi di polizia (carabinieri, polizia locale, polizia ecc.) in modo da istituire un collegamento diretto in caso di necessità per garantire così l’immediatezza di intervento in caso di necessità, se possibile, da
parte delle forze dell’ordine.

7. monitorare gli ingressi delle vie Cattaneo/Cavallotti dai lati Vetera/Beccaria/Carducci con
sicurezza privata al fine di informare e ricordare l’obbligo di mascherina e distanza
interpersonale e inibire l’accesso ad avventori in evidente stato di ebrezza e/o muniti di drink,
bottiglie.

Firmato da:

Balthazar
Hakuna Matata
C Lounge
Carducci
Epicuro
Bvc
Te Capi
Il Cavedio
Ultimo
Il Buco
Maison joujou
Quai coss
Cavallotti
Varesinho
Birbante
Gnoccheria

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Maggio 2020
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