I Liberi Artisti a sostegno del Pronto Soccorso di Varese
La storica associazione ha avviato una raccolta fondi per contribuire all’emergenza sanitaria
Sono oltre 40, come gli anni di vita di questa storica Associazione gli artisti della Provincia di Varese che mettono a disposizione la loro arte a favore del P.S. dell’Ospedale di Circolo varesino.
Questo attraverso una mostra virtuale dove sono esposte le opere di questi importanti esponenti dell’arte territoriale tra cui Marcello Morandini, in vendita ad un prezzo democratico al di sotto della metà del loro valore effettivo .
“L’arte è un bene e fa anche del bene”, dichiara la Presidente di ALAPV Nicoletta Romano, “e in questa drammatica situazione di emergenza tutti i nostri artisti non hanno esitato a mettere a disposizione loro opere. I proventi della mostra saranno interamente devoluti al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Circolo, avamposto nella guerra a questo acerrimo nemico invisibile, perché, anche se per il momento il peggio sembra ormai dietro di noi, questa instancabile istituzione ospedaliera necessita di ulteriori strumentazioni. Un’ottima occasione per fare del bene a coloro che ne hanno bisogno facendolo anche a sé stessi arricchendosi di opere d’arte di reputati artisti. Confidiamo nella generosità dei varesini che attraverso la passione per l’arte potranno contribuire a questa nobile causa.”
I Liberi Artisti varesini hanno scelto di promuovere questa significativa iniziativa per testimoniare la loro solidarietà verso chi ha lottato in prima linea e continuerà a farlo anche nei prossimi mesi.
Nelle parole del Dottor Walter Ageno, primario del P.S. dell’Ospedale di Circolo si coglie tutta l’intensità e l’importanza del lavoro svolto dal personale sanitario e dai medici negli attimi più drammatici dell’emergenza.
“In questo periodo il Pronto Soccorso ha creato dei percorsi dedicati ai pazienti sospetti COVID così come ai pazienti con altre patologie tempo dipendenti. In questo modo abbiamo sdoppiato l’attività infermieristica di triage, sdoppiato la sala emergenze (quella destinata ai casi più critici) creandone una per i pazienti con sospetto COVID ed una seconda per tutti gli altri pazienti e creato un reparto di Medicina d’Urgenza (chiamato Area Osservazione 1) per i pazienti sospetti COVID più critici, che sono stati gestiti fino alla diagnosi definitiva e alla stabilizzazione clinica. Alcune attività svolte in questi due mesi possono indicare la strada anche per il futuro, al fine di migliorare il funzionamento del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’ospedale. Tra queste sicuramente i letti di Medicina d’Urgenza saranno fondamentali anche in futuro per avere un bacino dove gestire i pazienti instabili prima di mandarli nei reparti. Sarebbe utilissimo ricevere della strumentazione come ad esempio un ecografo da poter dedicare a questa area. In alternativa un altro obiettivo è creare delle aree di presa in carico più veloce per i pazienti che accedono al Pronto Soccorso, per cercare di ridurre i tempi di attesa. Strumenti di prioritaria importanza potrebbero essere apparecchi per la misurazione rapida dei parametri e barelle più idonee (non ingombranti come veri letti, ma nemmeno strette e scomode come quelle oggi a disposizione) per soste di alcune ore prima della dimissione o del trasferimento nei reparti.”
L’acquisto di strumentazioni che potranno rimanere anche dopo il termine dell’emergenza è l’obiettivo da raggiungere. ALAPV invita tutti a visionare la galleria virtuale delle opere presentate in un video.
E’ possibile visitare la mostra a questo link
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