Quarantena e shopping online: la fotografia degli ultimi tre mesi

Il Covid-19 non ha portato solamente scompiglio negli ospedali di mezza Italia, ma anche nel settore delle vendite online. Si è venuto a delineare quindi un gap tra gli shop alimentari e tecnologici, e quelli di abbigliamento, arredamento e turismo

e-commerce

Appena pubblicato il report delle vendite online nel nostro paese. A farlo è stato Casaleggio Associati [1], che ha portato in evidenza la conferma di alcuni trend positivi degli anni passati, e demarcato la linea di confine con altri entrati in crisi a causa del Coronavirus. L’Italia infatti, arrivava da un periodo sicuramente positivo per quanto concerne i fatturati degli e-commerce, con un 2019 chiuso a +17%. Ma il Covid-19 non ha portato solamente scompiglio negli ospedali di mezza Italia, ma anche in questo settore. Si è venuto a delineare quindi un gap tra gli shop alimentari e tecnologici, e quelli di abbigliamento, arredamento e turismo. Galoppano i primi, arrancano i secondi.

Vendere online ai tempi del Covid-19: cosa è cambiato

Come anticipato, il blocco forzato di una buona parte delle attività dovuto alla quarantena Coronovirus, ha impattato fortemente sulla nostra economia. Il settore online non è esente da questo discorso. Nonostante infatti i fatturati generali siano cresciuti, alcuni settori hanno accusato fortemente il colpo. A fare da traino al mercato la spesa online di beni di prima necessità. La settimana compresa tra il 20 e il 26 aprile infatti, il settore ha registrato il picco massimo, con un +305%, ovvero il tasso di crescita più corposo della storia degli e-commerce. 

Nelle settimane successive, e più precisamente la prima di maggio, la situazione chiaramente si è stabilizzata, ma i dati sono rimasti più che positivi: +150% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Con l’avvento del Coronavirus dunque, sono cambiate molte cose, e da settore di nicchia, quello dell’e-commerce alimentare sta diventando una realtà consolidata: 3,1% del totale dei fatturati online in Italia. Senza considerare come sia diventato anche il comparto merceologico con il più alto numero di transazioni. Ovviamente il cibo non è stato l’unico protagonista delle spese nel nostro paese. Ottimi risultati infatti anche per il tecnologico, dove tablet e computer sono diventati quasi introvabili. Tra smart working e didattica a distanza, la crescita appare quasi logica. Un dettaglio curioso: in aumento anche gli ordini di sex toys, con un notevole +50%.

Lockdown e vendite online: i carrelli degli italiani

Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. Questo è quanto è avvenuto nel mercato degli shop online, dove i fatturati globali non sono poi tanto cresciuti. Le spese degli italiani infatti, si sono solamente spostate altrove. Se da una parte quindi troviamo chi ha fatto “festa”, dall’altra c’è anche chi deve raccogliere i cocci. Nella fattispecie, aziende nei settori del turismo, dell’abbigliamento e dell’arredamento casa, hanno subito un duro crollo, con fatturati diminuiti mediamente del -50%. Ma cosa hanno messo gli italiani nei carrelli virtuali della spesa? Secondo la Repubblica.it [2], condimenti e conserve, con un notevole +230%, surgelati con un +180%, e infine cura della casa, con un positivo +150%.

Le persone a quanto pare stanno riscoprendo anche l’igiene domestica, abbinata alla possibilità di acquistare online i prodotti per la pulizia. Molti storici produttori come Stanhome, rendono disponibili per la consultazione online i propri volantini [3] con le offerte relative ai vari distributori, così da fornire all’utente un’accessibilità e immediatezza di scelta che solo pochi anni fa era impensabile. Ad ogni modo, la crescita non corre omogenea lungo tutta la nostra penisola, con un’alternanza tra Nord e Sud. Ad esempio nell’ultima settimana di febbraio, la crescita del Nord Italia è stata del +18% rispetto al mese precedente, ma subito dopo l’inizio della quarantena, avvenuto il giorno 9 marzo, il Sud Italia è diventato il traino dei consumi, con un +30%.

Qualcosa è’ cambiato nelle abitudini di acquisto del nostro Paese. La digitalizzazione, sperata da più parti per lungo tempo ma in questo caso forzata, ha fatto rendere conto a moltissime persone come acquistare online sia una comodità enorme, nonché molto spesso e volentieri anche un’opportunità di risparmio. Resta da vedere ancora se la situazione rimarrà immutata, oppure se torneremo allo stato precedente.

Fonti

1 – Report di Casaleggio Associati sulle vendite online in Italia

2 – Dati tendenziali riportati da repubblica.it relativi alla spesa online

3 – Il Catalogo Stanhome 2020 consultabile online dove vengono riportati i principali prodotti in offerta del marchio

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Pubblicato il 28 Maggio 2020
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