Nuovo tentativo di suicidio sul ponte di Cairate. Il sindaco: “Chiedete aiuto al Comune”

Un uomo che minacciava di suicidarsi dal ponte di Cairate è stato convinto a desistere dalla Polizia locale. Il sindaco ricorda che le Istituzioni sono pronte ad aiutare chi è in difficoltà

paolo mazzucchelli

Una storia che avrebbe potuto avere un esito tragico, ma che grazie alle capacità della Polizia locale di Cairate si è risolta nel migliore dei modi. Si è consumata lunedì 4 maggio a distanza di poco tempo da un fatto analogo, accaduto alcuni giorni fa sempre sullo stesso ponte.

Tenta il suicidio al ponte di Cairate, salvato dai Carabinieri

L’INTERVENTO DEGLI UOMINI DELLA POLIZIA LOCALE
A raccontarci i fatti è il sindaco Paolo Mazzucchelli: «Un cittadino stava passando sul ponte e ha notato un uomo che guardava nel vuoto vicino alla grata, si è avvicinato e la persona gli ha confessato di volersi buttare, mostrando segni di confusione. Il passante ha subito chiamato la Polizia locale che, intervenuta immediatamente, è riuscita a calmare l’uomo e ad allontanarlo dal ponte, portandolo poi al Comando. Io ero presente – racconta il sindaco – ma sono stati gli agenti ad intervenire prontamente, guadagnandosi la fiducia di quella persona e trasmettendogli il desiderio di aiutarlo realmente. L’uomo è stata poi raggiunto dagli operatori del 118. Dopo alcuni controlli ospedalieri in psichiatria è stato poi riaccompagnato a casa alla sera. Il risultato più grande è che abbia accettato di farsi seguire in un percorso di cura».

I RISCHI LEGATI ALL’ISOLAMENTO
Mazzucchelli si ferma a riflettere su quanto avvenuto: «Sicuramente oltre 70 giorni di isolamento hanno incentivato timori e fragilità personali e sta subentrando la paura del futuro. C’è tanta gente con la partita Iva, o piccoli artigiani, che oggi temono di non farcela. Ben venga la Fase 2, perché abbiamo tutti bisogno di tornare alla normalità. L’ emergenza Coronavirus ha fatto emergere la fragilità di tante persone: l’ho potuta percepire anche in chi ha una certa stabilità emotiva e lavorativa. Un allentamento delle restrizioni sociali non può che giovare a tutti. Per quel che riguarda Cairate, nello specifico, non posso che essere soddisfatto del comportamento dei miei cittadini: sì, abbiamo dato qualche multa, denunciato tre persone (che essendo in quarantena non avrebbero dovuto uscire e lo hanno invece fatto), ma su un totale di oltre 7mila abitanti è davvero una percentuale bassa. Se usiamo testa e criterio un po’ ne verremo fuori, io sono pronto a dare fiducia alla popolazione». Proprio oggi le cronache nazionali riportano il caso di un imprenditore di Napoli che si è suicidato due giorni dopo la riapertura della sua azienda.

IL COMUNE PUÒ AIUTARE CHI È IN DIFFICOLTÀ
Fra gli aspetti che hanno colpito maggiormente il sindaco Mazzucchelli, c’è sicuramente il commento della persona salvata dal tragico gesto sul ponte, che, dopo essersi sfogato e aver ammesso i suoi problemi, ha esclamato: «Avrei potuto rivolgermi prima al Comune e chiedere il vostro aiuto, non sapevo di poterlo fare, non credevo foste pronti ad ascoltarmi».
«È una frase che mi ha molto colpito – confessa il Primo cittadino – Noi ci siamo soprattutto per dare una mano, non per far solo pagare le tasse: vogliamo rappresentare un punto di riferimento per la comunità. Purtroppo questo episodio dimostra come questo messaggio non sia chiaro a tutti i cittadini e per questo voglio evidenziarlo: il Comune c’è ed è pronto ad ascoltarvi.
Noi rispondiamo puntualmente entro breve tempo a tutte le domande che ci arrivano alla pagina facebook comunale, rispondiamo al telefono con il centro operativo comunale alle chiamate che arrivano (numeri: 0331/362201 – interno 1 – oppure 329/6940142). Stiamo facendo tutti del nostro meglio per non far sentire soli i cittadini, i dipendenti del Comune, la maggioranza e anche l’opposizione, con la quale c’è stato sempre un dialogo costruttivo e che anche in questa emergenza non ha alimentato polemiche, ci siamo tutti comportati in modo serio. È davvero importante che i cittadini sappiano di poterci chiedere aiuto».

IL BISOGNO DI UNA COMUNITÀ SOLIDALE
Dinanzi ad un tentato suicidio le reazioni di chi legge la notizia sono diverse: tanti sminuiscono il problema, interpretandolo come mero esibizionismo, guardano solo la parte “gossip” del fatto o criticano freddamente. Il sindaco Mazzucchelli si sofferma a riflettere anche su questo aspetto del problema: «Quando qualcuno è fragile, le Istituzioni, ma anche il resto della Comunità, dovrebbero essere sollevati se la persona si riesce a salvare e desiste dal suo scopo. Non occorre chiedersi se fosse un gesto plateale o convinto, ma quali motivazioni vi fossero dietro il suo atto. Dietro storie come questa ci sono fragilità vere, uomini che hanno dei problemi veri e hanno pensato che non ci fosse più un domani, ma così non è. Ci sono padri che perdono il lavoro e, oltre alla preoccupazione per le bollette da pagare, provano la vergogna di confessarlo ai propri figli. Ricordiamocelo, prima di scrivere sui social un commento ilare o ricco di pregiudizi: i social sono una parte integrante del dibattito nella nostra società e vengono invece vissuti come un giochino. In verità si risponde legalmente di quanto si scrive e chi ci legge può star male per i nostri commenti. Cerchiamo di rifletterci bene, chi è in difficoltà non ha bisogno di chiacchiere e polemiche, ma di ricevere un messaggio positivo verso il futuro: le Istituzioni non abbandonano il cittadino, ma cercano di guidarlo in un percorso affinché possa camminare da solo».

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Pubblicato il 06 Maggio 2020
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