Un anno senza Lorenzo: “Il suo ricordo ci accompagna”

Una messa in streaming per ricordare il giovane, morto a 17 anni in un incidente stradale. Il papà, Valentino, ha scritto una toccante lettera rivolta ai suoi amici e a tutta la comunità

lorenzo giudici

È già passato un anno da quel tragico martedì 14 maggio 2019. Nel primo pomeriggio, poco dopo l’ora di pranzo, la sua moto venne colpita da un’auto al confine tra Casciago e Luvinate e per Lorenzo Giudici, per tutti “Lollo”, non ci fu nulla da fare.

Fin dai primi giorni e per tutti i dodici mesi successivi nel ricordo di quel ragazzo di 17 anni, solare, responsabile, amico di tantissimi coetanei che gli volevano bene, si è stretta tutta la comunità di Casciago, Barasso Luvinate, i tre paesi che erano un po’ il fulcro della vita di Lollo.

«Ogni 14 del mese abbiamo detto Messa per ricordarlo, come aveva detto don Norberto al suo funerale – commenta don Giuseppe Cadonà, che Lorenzo lo aveva conosciuto bene all’oratorio, dove il ragazzo faceva l’animatore -. Momenti di preghiera molto partecipati e animati dai suoi amici. Negli ultimi mesi non abbiamo potuto a causa delle restrizioni dovute al coronavirus, avevamo pensato e immaginato tanti momenti diversi, in collaborazione con la sua famiglia e con chi gli voleva bene. Li rimanderemo a quando sarà possibile».

Giovedì 14 maggio, alle 21, in streaming sul sito della Comunità Pastorale di Sant’Eusebio, si potrà assistere alla Messa in ricordo di Lorenzo. Sarà proprio don Giuseppe a celebrare insieme a don Emilio, con una predica centrata sul ricordo del ragazzo «per ricordare la sua essenza, la sua presenza, la sua amicizia nel segno della frase che lo rappresenta: “Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste, ecco tutto” – continua don Giuseppe -. In questo anno il segno di Lorenzo è stato lasciato nella comunità, grazie alla partecipazione di tante persone che hanno accolto la richiesta dei genitori: sono stati sistemati il parchetto e la sala animatori all’oratorio di Casciago, è stato messo a posto il bar del salone dell’oratorio di Barasso, diventato un punto di riferimento proprio in memoria di Lorenzo e gli educatori hanno potuto vivere un’esperienza di formazione importante. Lorenzo è rimasto con noi e per questo siamo felici di poterlo ricordare».

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Il papà del ragazzo,Valentino, ha voluto scrivere una lettera che tocca vari temi, ma soprattutto quello della vicinanza dei ragazzi alla famiglia, con messaggi e gesti concreti.

La riportiamo di seguito:

Un anno fa mio figlio Lorenzo è morto in un incidente, aveva 17 anni, era il 14 Maggio 2019.

Potrei raccontarvi delle notti in bianco, delle lacrime e, di tanto in tanto, delle crisi di panico, ma preferisco ricordare altro.

All’inizio è stato un diluvio di lettere e di messaggi.

Nei mesi a seguire ho letto tutto, dalla prima all’ultima parola.

Ringrazio i tantissimi chi ci sono stati vicini, ma vorrei spendere una parola particolare per i ragazzi: la generazione dello smartphone ci ha scritto, compatta, con carta e penna.

Ogni foglio era una “fotografia” di Lorenzo. Leggevo e lo rivedevo davanti a me, descritto perfettamente.

Poi ci sono stati i progetti per la comunità di S.Eusebio: tante persone ci hanno aiutato a rendere più belli ed accoglienti gli spazi in nome di Lorenzo.

Ogni volta che entro all’oratorio di Barasso e vedo la targa col suo nome, penso sempre a come arrossiva Lorenzo quando si parlava di lui.

Il 4 Ottobre 2019 sarebbe stato il giorno del suo 18esimo compleanno, ci siamo trovati tutti insieme al cimitero con Don Giuseppe davanti alla tomba preparata proprio per quella data.

Ho 49 anni e al cimitero non andavo mai. Adesso ci vado tutti i giorni.

Il mio Lollo è solo una di quelle tombe, e ha così tanto da raccontare dei 17 anni passati fisicamente tra noi e racconta anche di questo primo anno che io dico essere di assenza giustificata.
E gli altri?

Penso spesso a quante storie, quante lacrime e quante risate ci sono dietro alle altre fotografie, davanti alle quali passo senza sapere nulla.

Quando è arrivato Natale mi sono sentito chiedere quanto Lorenzo mi fosse mancato: mi è mancato esattamente come tutti gli altri giorni: troppo!

E adesso con il Coronavirus tutto è fermo e tutti siamo a casa.
In TV passano le immagini degli ospedali e mi fanno venire in mente il 14 maggio 2019, i medici e gli infermieri che erano al pronto soccorso e che dovevano dire a un genitore che suo figlio di 17 anni non ce l’aveva fatta.

Io ho trovato sotto i camici soprattutto delle persone, sono delle donne e degli uomini che hanno svolto il loro compito nel miglior modo possibile.
Per oggi, 14 Maggio 2020 avevamo previsto e iniziato a preparare una grande giornata per ricordare Lorenzo, ma non è ancora il momento per riunire tante persone, tutte insieme, in un solo luogo.

Quello che avevamo in mente però non è cancellato, solo rimandato perché Lorenzo è fisicamente mancante ma stranamente sempre presente.

Valentino

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Maggio 2020
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