Albizzate, il giorno dopo del sindaco Zorzo: “Non ho chiuso occhio e stamattina ho fatto visita alla famiglia”

Il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo è scampato per un soffio alla tragedia ed è stato l'ultimo ad aver incrociato la famiglia rimasta vittima del crollo dello stabile di via Marconi, Fauzia e i piccoli Soulaymane e Yaoucut

È ancora incredulo e disorientato dopo una nottata nella quale non è riuscito a chiudere occhio il sindaco di Albizzate Mirko Zorzo, scampato per un soffio alla tragedia e ultimo ad aver incrociato la famiglia rimasta vittima del crollo dello stabile privato di via Marconi, Fauzia e i piccoli Soulaymane e Yaoucut.

Questa mattina la prima cosa che ha fatto il sindaco è stata una visita a Noureddine, il papà dei piccoli e marito della moglie scomparsa, anche lui residente ad Albizzate dal 2014

“Mi è sembrato importante far sentire la vicinanza di tutta la comunità di Albizzate per una tragedia che ci ha scossi tutti nel profondo – ha detto il sindaco, testimone della tragedia -. Sono tutt’ora schoccato per quanto accaduto. Era un momento spensierato che si è trasformato in un istante in un incubo. Ho visto questa famiglia per l’ultima volta e a loro va il mio pensiero fisso”.

Anche in Comune ad Albizzate è stata una lunga nottata. Gli inquirenti hanno acquisito tutta la documentazione su quell’area, ristrutturata negli anni ’90. Intanto tutti i capannoni di via Marconi, che hanno le medisime caratteristiche di quello che ha subito il crollo, sono stati posti sotto sequestro.

«Anche questo è un elemento molto delicato – spiega Zorzo -. Dalle attività che risiedono in quegli stabili dipendono una cinquantina di posti di lavoro e sarà importante capire cosa succede. Questo però è il momento del dolore, per una perdita tragica e ringrazio tutti gli attestati di solidarietà che stanno arrivando alla nostra comunità e a questa famiglia».

Tomaso Bassani
tomaso.bassani@varesenews.it

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Pubblicato il 25 Giugno 2020
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