Amministrative, tutto in una settimana, il risveglio della politica a Luino

Movimenti di schieramento, discese in campo e attese: è il momento di scoprire le carte per la campagna elettorale estiva

Avarie

Chi governerà la città capitale del nord del Verbano per i prossimi cinque anni?

Sul voto, che sarà probabilmente a settembre incombono le scelte di partiti e movimenti, alcuni dei quali chiedono ancora riserbo, altri scendono in campo e altri ancora stanno completando i giochi proprio in questi giorni.

E poi la vera incognita su questo voto così atipico riguarderà l’affluenza legata alle tante variabili del periodo che stiamo vivendo.
Con ordine: è di ieri lo scioglimento delle riserve per un candidato svincolato dai rapporti diretti con la politica di partito, che si colloca certamente su un fronte civico ma che non ha mai fatto mistero pure del posizionamento nell’area di destra: è Furio Artoni, avvocato originario di Luino ma che vive a Biandronno e lavora fra Lago Maggiore e Varese. Artoni nella giornata di ieri, lunedì ha deciso di rendere pubblica la sua candidatura, che era nell’aria, ma che ora si è palesata in carne ed ossa.

Un momento comunque atteso e che consentirà ulteriori aggiustamenti – soprattutto per alcuni dei “papabili“ nella sua lista – aspettando di capire che succederà nella casa dei partiti del Centrodestra.

Memori di un corollario di fumate nere, domani, mercoledì è previsto un ulteriore incontro fra le segreterie locali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia (gli ultimi due partiti sono rappresentati da figure di coordinamento a livello provinciale che sono il sindaco Andrea Pellicini e Giuseppe Taldone).

Le carte sul tavolo la Lega le ha mese da tempo schierando l’attuale vice sindaco Alessandro Casali. Gli altri compagni di viaggio nella barca del centrodestra sembrano preferire figure della società civile lunense ma con una casacca civica, più scollegata dalle tessere di partito.

Una scelta che dovrà confrontarsi con la candidatura civica di Artoni che è venuta allo scoperto: potrebbe dunque essere questione di ore sapere chi sarà il secondo candidato a venire allo scoperto. E per un uomo che arriva, un atro se ne va perché sempre ieri Alessandro Franzetti che per primo, nel dicembre scorso, si presentò come candidato di una lista di estrazione liberale e cattolica ha rimesso la decisione entrando nell’area di Forza Italia portando quindi acqua al centrodestra.

Dall’altra parte della barricata il centrosinistra non sta a guardare. Giorgio Ferri, segretario del partito democratico assicura l’alto profilo del candidato scelto per correre alle comunali, ma senza avere la minima intenzione di svelare il nome: «Lo faremo il 25 luglio a Palazzo Verbania».

È, quello del centrosinistra un lavoro preparatorio lungo, che è partito da mesi e che ha avuto le prime conferme solo nel gennaio scorso quando l’intenzione di formare una lista legata alle forze del centrosinistra è stata palesata. Secondo il segretario Pd di Luino in quest’area non vi sarebbero altre liste «siamo quella più a sinistra».

Rimane da scoprire quella che sembra essere l’ultima carta sul tavolo delle elezioni lunensi cioè quella legata ai Cinquestelle. A Luino il Movimento ha vissuto turbolenze nei mesi scorsi che hanno prodotto l’avvicinamento di alcuni elementi all’area civica di Artoni. È invece più di un’ipotesi il lavoro di queste settimane attorno all’attivista luinese Gianfranco Cipriano che ha coagulato attorno a sé un gruppo di sostenitori. Una nuova lista? Nei prossimi giorni è stata convocata una conferenza stampa dove si scopriranno le carte e se così fosse la partita per Luino potrebbe essere una sfida a quattro.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2020
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