Cassani attacca la giunta: “Un disastro annunciato”. Il Sindaco: “Speculazioni sterili””

Il consigliere di opposizione parla di anni di incuria legato al reticolo minore senza manutenzione. Silvana Alberio replica : "Chi non ha idee, fa polemica"

Nubifragio e allagamenti a Gavirate

« Un disastro annunciato». Francesco Cassani, consigliere di opposizione di Gavirate Civica attacca la giunta Alberio e iscrive all’incuria i gravi danni riportati a causa delle piogge di domenica 7 giugno: « Il torrentello Riale, che fa parte del reticolo idrico minore di Gavirate e che scende dal Campo dei Fiori, nell’immediato secondo dopo guerra è stato fatto scorrere in un cunicolo sotterraneo che parte dalla via Sorgenti per andare poi a sfociare, sempre decorrendo per via sotterranea, sul lungolago di Gavirate nei pressi della vecchia sede dei canottieri.

Fino a qualche anno fa l’imbocco era opportunamente protetto da una griglia atta ad evitare l’accumulo di materiale estraneo nel ristretto tunnel in cui il torrente era costretto a scorrere, attraversando anche il centro del paese. Poi malauguratamente qualcuno ha deciso di toglierla, forse perché necessitava di una manutenzione.
Ieri una pioggia più abbondante del solito ha fatto scoppiare per un 15-20 metri la volta del tunnel in Piazza San Carlo per un probabile ostacolo che ha ridotto nel corso degli anni la portata del tunnel stesso. Tutto ciò almeno 150 metri dopo l’imbocco del tunnel che, come dimostrano le foto scattate ancora oggi, non è stato interessato da alcuna frana.

Non bisogna sempre dare la colpa agli altri. Cosa c’entra una frana in località Ca’ de Monti? La frana a Ca’ de Monti ha interrotto alcuni torrentelli che poi hanno allagato via Morelli, che dista almeno 1 km dalla Via Sorgenti.

La verità è che a memoria d’uomo il tunnel del Riale non ha mai avuto una adeguata manutenzione, nonostante i settanta anni di età.
A questo aggiungiamo la ostruzione di buona parte dei tombini della zona e le cause diventano sempre più chiare. Un disastro annunciato. Chi pagherà i danni subiti dagli incolpevoli privati?

A detta di esponenti importanti della Protezione Civile, è stato fatto un tentativo di disostruire il tombino posto nel sottopasso della ferrovia, ma non c’è stato nulla da fare, e della Cinquecento rossa lì bloccata alle ore 21 del 7 giugno emergeva soltanto il tetto. Eppure i volontari della Protezione Civile hanno lavorato per ore con le idrovore buttando l’acqua su Viale Verbano.

Ho girato un po’ per tutto il pomeriggio fino alle 21 e ho notato il grande lavoro gratuito dei volontari della Protezione Civile e gli sforzi di tanti proprietari che cercavano di limitare i danni dell’acqua. Ho visto anche il lavoro dei Carabinieri di Gavirate e dei Pompieri. Non ho avuto la fortuna di incrociare gli uomini della Polizia Locale né i dipendenti dell’Ufficio Tecnico. Eppure ad un certo punto si è dovuta chiudere parte della SP1 e parte della statale in Viale Verbano. Nessun agente a organizzare il traffico dell’emergenza.

Un’altra esondazione, che non ha fortunatamente creato danni, si è verificata in via Calcinate dove il Rio Freddo si immette nel lago in località “Stringa”. Un altro quasi disastro annunciato. Infatti già nel 2016, anche a seguito del intervento dell’Ufficio Regionale di Varese, l’Ufficio UTC del Comune di Gavirate faceva un sopralluogo e dichiarava necessario l’intervento sul Rio Freddo. Intervento mai fatto. È chiaro che di questo abbiamo ampia documentazione fornitaci dall’ufficio comunale stesso.
Nel 2014 l’ostruzione di una parte del reticolo minore posto in via Cervi a Voltorre non ha casualmente travolto un’abitazione. L’anno successivo tutti ci ricordiamo l’interruzione di 2400 utenze telefoniche per un cavo immerso nell’acqua, per un’altra ostruzione nel reticolo minore durata per una decina di giorni in Via Alessandrini all’incrocio con la Via del Chiostro.
A seguito delle numerose proteste, il Comune ha deciso di affidare ad una ditta la manutenzione del reticolo minore, però da documenti fornitici dall’ Ufficio Tecnico comunale stesso nessun intervento è stato fatto recentemente sui corsi d’acqua citati».

Parole che il Sindaco Silvana Alberio definisce: « Polemica sterile di chi non ha altri argomenti e vuole speculare. La frana esiste e ha provocato i gravi danni che abbiamo visto. C’è stato un sopralluogo da parte dei carabinieri forestali e tecnici della Regione per capire l’entità del movimento. Quanto a griglie e tombini, ogni anno vengono tutti ripuliti, nelle strade si sono riversati fango e detriti che bloccato tutti gli sfoghi. Risanare il reticolo minore non è un’opera così semplice: stiamo parlando di torrenti che sono stati interrati decenni fa, anni ’50 o ’60. Appena l’emergenza verrà superata faremo la conta dei danni e chiederemo lo stato di emergenza. E sulla nostra presenza ieri, assicuro che il personale dell’Ufficio tecnico era presente e tutti noi eravamo presenti. Anche noi non abbiamo visto il consigliere Cassani. Semplicemente non ci siamo incrociati».

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Pubblicato il 08 Giugno 2020
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