A causa della contraffazione 15 miliardi di euro di minori entrate nella Ue

In Italia le mancate vendite nel settore dei cosmetici e della cura personale si attestano a 935 milioni di euro. Le organizzazioni criminali sono sempre più implicate nel commercio illegale

Generico 2018

Secondo una nuova relazione pubblicata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), i danni economici e sociali causati dalla contraffazione sottraggono entrate ai governi e rischiano di favorire forme gravi di criminalità quali il traffico di stupefacenti e il riciclaggio di denaro. (nella foto di repertorio la Guardia di Finanza sempre in prima linea per la lotta contro la contraffazione).

In base alla relazione, la presenza di prodotti contraffatti sul mercato comporta per i governi dell’Ue una perdita complessiva stimata a 15 miliardi di euro l’anno, a causa di un gettito fiscale diretto e indiretto ridotto nonché del mancato versamento dei contributi sociali da parte dei produttori illegali. Inoltre, stando alle stime dell’Euipo, ammontano a 19 miliardi di euro le vendite non realizzate ogni anno nell’UE a causa della contraffazione nel settore dei cosmetici e della cura personale, nel settore dei vini e degli alcolici, nel settore farmaceutico e nel settore dei giochi e dei giocattoli.

I prodotti contraffatti non sono soggetti alle stesse rigorose verifiche dei prodotti autentici intese a garantirne la sicurezza per i consumatori o gli utilizzatori. In particolare, le mancate vendite nel settore dei cosmetici e della cura personale sono aumentate di oltre 2,5 miliardi di euro dall’ultima analisi di questa serie pubblicata dall’Euipo nel 2019, il che rappresenta l’incremento più significativo fra i settori presi in esame. Nell’UE ogni anno circa il 14,1 % delle vendite del settore dei cosmetici e della cura personale (9,6 miliardi di euro) non vengono realizzate a causa della presenza di prodotti contraffatti. In Italia la percentuale è dell’11,9 %, pari a 935 milioni di euro di mancate vendite ogni anno, ossia un aumento di 225 milioni di euro rispetto all’ultima stima. A livello internazionale, la ricerca condotta dall’Euipo e dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse) mostra che il 15 % di tutti i prodotti contraffatti nel commercio internazionale sequestrati dalle autorità doganali viola i diritti di proprietà intellettuale (DPI) delle imprese ubicate in Italia.

Dall’analisi dell’Euipo emerge che i prodotti contraffatti pericolosi registrati presentano un grave rischio per i consumatori secondo le valutazioni effettuate. I prodotti in questione erano prevalentemente destinati a bambini (giocattoli, articoli di puericultura o indumenti). La ricerca svolta dall’Euipo e da Europol rivela anche i legami esistenti tra contraffazione e altri reati gravi. Dal 2016 le autorità di contrasto nell’UE hanno condotto 29 importanti operazioni di lotta alla contraffazione e alla pirateria, aventi come obiettivo bande organizzate coinvolte anche in altri reati gravi, tra cui il traffico di stupefacenti e il riciclaggio di denaro.

Il direttore esecutivo dell’Euipo, Christian Archambeau, ha dichiarato: «La contraffazione non è un reato senza vittime. I prodotti contraffatti sottraggono alle imprese vendite legittime e privano i governi di entrate più che necessarie, oltre a presentare ovvi rischi per la salute e la sicurezza degli utilizzatori. La nostra collaborazione con Europol rivela inoltre che i proventi della contraffazione possono sostenere anche forme gravi di criminalità organizzata. Per far completamente fronte a questa situazione è necessaria un’azione internazionale concertata a tutti i livelli».

Le stime odierne figurano nella relazione 2020 sullo stato delle violazioni dei DPI, che riunisce i resoconti dell’Euipo sulla proprietà intellettuale (PI) a livello dell’UE e a livello mondiale, compresi i risultati delle indagini svolte con l’Ocse e l’Ufficio europeo dei brevetti (UEB). La relazione in questione contiene anche una ricerca sul volume di prodotti contraffatti e usurpativi nel commercio internazionale e sul contributo dell’industria ad alta intensità di diritti di proprietà intellettuale alla crescita economica, all’occupazione e al commercio internazionale. La relazione include nuovi approfondimenti sul modo in cui le piccole e medie imprese (PMI) utilizzano la PI e ne traggono beneficio.

IL RUOLO DI EUIPO

Euipo è un’agenzia decentrata dell’UE, con sede ad Alicante, in Spagna. Gestisce la registrazione dei marchi dell’Unione europea (MUE) e i disegni e modelli comunitari registrati (DMC), entrambi intesi a proteggere la PI in tutti gli Stati membri dell’UE. svolge altresì attività di cooperazione con gli uffici di PI nazionali e regionali dell’UE. L’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale è stato istituito nel 2009 per sostenere la protezione e il rispetto di tali diritti nonché per combattere la crescente minaccia di violazioni della PI in Europa.

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Giugno 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.