Chiosco in piazza a Busto Arsizio, multato il proprietario: “Do fastidio a qualcuno. Farò ricorso”

Il proprietario del bar che ha piazzato un chiosco mobile di fianco al suo dehors non ha provveduto alla rimozione del mezzo ed è stato multato dalla Polizia Locale ma lui insiste: "Farò ricorso"

dehors chiosco busto arsizio piazza san giovanni

L’ammonizione del sindaco si è trasformata in due multe salate per il gestore del bar vicino a piazza San Giovanni che, secondo l’amministrazione comunale, avrebbe piazzato un chiosco mobile abusivo proprio sulla piazza principale della città. Nel pomeriggio di oggi, mercoledì, gli agenti della Polizia Locale sono passati ai fatti, trovandosi ancora davanti il chiosco che il Suap non avrebbe autorizzato.

Ecco la versione del proprietario del bar: «Ho fatto richiesta all’ufficio competente per poter posizionare un chiosco mobile che mi evitasse di fare avanti e indietro dal locale all’interno del cortile, per essere più contenuti e vicini ai tavoli, subito a disposizione. Dopo il lockdown, a maggio, mi hanno detto “non c’è ne occupiamo più noi, ma il Suap”. Quindi sono andato a richiedere la documentazione al funzionario che mi ha detto “ti mando una mail con moduli da compilare”. Dunque, ho fatto la mail con il certificato di notorietà con n di protocollo (ricevuto a marzo) per quanto riguarda l’ampliamento del dehor compreso il mezzo mobile. Ho firmato tutto e ho inoltrato la documentazione. In un secondo momento ho chiesto allo stesso funzionario a che punto fossimo con l’autorizzazione per il chiosco. Ma il funzionario ha risposto che non c’era necessità di nessuna autorizzazione per il chiosco mobile».

Sabato è stato aperto sabato il chiosco mobile ma domenica mattina il sindaco Antonelli ha presentato le sue rimostranze, poi confluite in una nota che abbiamo pubblicato ieri. Adesso sembra essere iniziata una battaglia perchè il chiosco non è stato rimosso nonostante la richiesta di fare spazio per la festa del Santo patrono: «Probabilmente diamo fastidio a qualcuno, a qualche altra attività commerciale. Ieri pomeriggio, mi è arrivata una mail e una pec dal Suap in cui viene affermato che non ho inoltrato la documentazione completa, manca l’atto di notorietà e il posizionamento del chiosco mobile non è stato autorizzato».

Non oltre le ore 8 di questa mattina, come affermato nella Pec dal Suap, il chiosco doveva essere rimosso in occasione della festa patronale. Allora il proprietario, già nella serata di ieri, ha provveduto a togliere tutti i tavolini dalla piazza San Giovanni per dare la possibilità a tutte le macchine delle forze dell’ordine di posizionarsi: «Non ero tenuto a farlo, ma ho voluto avere questa accortezza data la festa del Patrono».

Oggi pomeriggio, però, la polizia municipale ha fatto due verbali. A questo punto il barista promette di attivarsi per vie legali: «Attraverso il mio avvocato, già aggiornato dei fatti, farò ricorso amministrativo, al tar e tutto ciò che serve. Sicuramente non avrei messo il chiosco e nemmeno un chiodo se non mi fosse stato dato il permesso, ma ho fatto tutto quello che dovevo fare per essere in regola e ho speso non pochi soldi. Dovranno risarcirmi i danni se continuano a ostacolarmi perché per stare dietro a questa guerra che hanno fatto partire non riesco ad essere presente al 100% nella mia attività».

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Pubblicato il 24 Giugno 2020
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