Due mesi di riunioni alle Bettole: corse a porte chiuse e al pomeriggio

Il direttore dell'ippodromo Tosi: «Giusto che la filiera non si interrompa, anche se gli ippodromi restano un anello debole. Si comincia il 2 luglio». Criterium a inizio agosto, il Gran Premio sarà il gran finale

Prima serata alle Bettole

Quindici riunioni, ciascuna delle quali con sei corse, in calendario nei mesi di luglio e agosto. A prima vista l’estate dell’ippica varesina parrebbe quella di sempre, ma le disposizioni legate all’epidemia di Covid-19 renderà particolare anche la stagione calda dell’ippodromo Le Bettole.

Alle corse, infatti, non sarà ammesso il pubblico e quindi l’ingresso sarà riservato solo agli addetti ai lavori. Lo spiega a VareseNews il dottor Giorgio Tosi, direttore dell’impianto ippico che si prepara con tutte le cautele del caso all’avvio della stagione. «Le corse ci saranno e il calendario è pronto – spiega Tosi – Partiremo il 2 luglio, di giovedì, ma poi le riunioni saranno posizionate al martedì e al sabato, come è avvenuto negli ultimi anni. Però, visto che la gente non avrà accesso all’ippodromo, le corse si disputeranno al pomeriggio o comunque prima dell’imbrunire: bar, ristoranti e agenzia scommesse saranno chiuse, quindi abbiamo preferito anticipare l’orario». I due appuntamenti più attesi restano i medesimi: il Criterium è il confronto di più alto livello sotto il profilo sportivo e si terrà sabato 1° agosto mentre il Gran Premio Città di Varese fungerà da gran finale, nell’ultima riunione stagionale di sabato 30 agosto.

L’apertura delle Bettole, come di altri impianti, è necessaria per mantenere attiva una filiera – quella del mondo delle corse ippiche – che da tanti anni deve confrontarsi con la crisi, almeno nel nostro paese. «Anche in questo caso, gli ippodromi saranno un anello debole – prosegue Tosi – perché a livello economico l’assenza di pubblico sarà pesante. Però è giusto che proprietari, allenatori e fantini possano fare il loro mestiere: i cavalli hanno bisogno di correre, devono comunque essere accuditi e restando fermi perderebbero valore. Per fortuna sono cadute le limitazioni sugli spostamenti e così le gabbie delle “Bettole” saranno ben frequentate con cavalli e fantini provenienti da tutta Italia: peccato che tifosi e appassionati non ci potranno essere».

Non è detto che, da qui ad allora, le normative sulle presenze del pubblico possano essere riviste. È però difficile pensare che alle Bettole si riaprano i battenti: «Organizzare una riunione ippica in queste condizioni è già molto complicato – prosegue il direttore – Abbiamo, per esempio, delineato percorsi ad hoc per cavalli e fantini tra le scuderie, la pista e gli altri luoghi. Per quanto riguarda il pubblico però è ancora più difficile: l’ippodromo non è uno stadio o un palazzetto, dove i tifosi restano seduti al loro posto ad assistere a una partita ma tra una corsa e l’altra si muovono, si spostano e via dicendo. Noi stiamo applicando le direttive attuali e gestendo il tutto con buon senso: vedo che comunque anche all’estero si sta gareggiando a porte chiuse. Per quest’anno va così».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 09 Giugno 2020
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