La produzione di cannabis light in Italia in rapida crescita con la richiesta di CBD in aumento
Vi siete mai interrogati sulle applicazioni e sull'economia della canapa industriale?
Vi siete mai interrogati sulle applicazioni e sull’economia della canapa industriale?
Utilizzata in Europa da oltre 3.200 anni, la canapa rappresenta oggi un’opportunità di mercato annuale 700 milioni di euro per il continente, e oltre 3 miliardi di euro a livello globale. Tradizionalmente usata per cibo e tessuti, la canapa è ora usata per fare medicina – in gran parte cannabidiolo derivato dalla canapa (CBD), prodotti industriali, prodotti per la cura della persona e altro ancora.
Comprendere le opportunità della canapa industriale in Europa è fondamentale, poiché le autorità di regolamentazione e gli elettori decideranno il futuro della pianta nel continente nei prossimi anni.
Parliamo di CBD e il suo uso in Italia
Il CBD è un cannabinoide non psicotropo che, secondo i rapporti, ha proprietà antiepilettiche e antinfiammatorie. Il CBD rappresenta uno dei settori in più rapida crescita dell’industria globale della canapa. In Europa, le vendite di CBD sono fiorenti, in particolare nel Regno Unito e in Germania, con Francia e Italia tra gli altri paesi che presentano opportunità di crescita.
I produttori con sede in Europa possono concentrarsi maggiormente sulle presenze al dettaglio, mentre le aziende straniere (come l’australiana Elixinol Global) si affidano molto al commercio online.
La CBD viene prodotta in tre modi diversi: con prodotti farmaceutici o derivati dalla canapa o dalla marijuana. Si prevede che tutte e tre le tecnologie di produzione contribuiranno, più o meno allo stesso modo, alle future vendite di CBD. La CBD è un settore in crescita particolarmente importante per i produttori Italiani, poiché la regione è una delle tre regioni al mondo ad aver sviluppato una produzione di canapa matura in quest’ultimo anno.
Vantaggi del muoversi da subito
I vantaggi del “first-mover” possono consentire ai produttori europei di capitalizzare sulla crescente domanda globale di CBD. La crescita della CBD sarà trainata in gran parte dagli Stati Uniti, dove si prevede che le vendite di CBD cresceranno ad un CAGR del 36% fino al 2022. Per allora, la CBD farmaceutica, la marijuana e la CBD a base di canapa rappresenteranno ciascuna una porzione approssimativamente uguale delle vendite.
Ciononostante, ci sono alcune grandi minacce per la CBD in Italia. Prima di tutto, nel gennaio 2019, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha cambiato le sue linee guida sui cannabinoidi, affermando che “i prodotti contenenti cannabinoidi sono considerati nuovi alimenti in cui una storia di consumo non è stata dimostrata”.
Questo ha fatto sì che il CBD (un cannabinoide) sia passato dall’essere permesso negli alimenti negli stati europei (se il contenuto di THC era inferiore allo 0,2%) a diventare un nuovo alimento completamente non autorizzato, mettendo potenzialmente il mercato del CBD in attesa per diversi anni, mentre vengono condotte prove di salute e sicurezza.
Tuttavia, una recente richiesta presentata all’EFSA dal produttore ceco Cannabis Pharma può consentire l’autorizzazione di alimenti contenenti meno di 130 milligrammi di CBD.
L’industria attende l’esito della richiesta, con una decisione in sospeso attesa in qualsiasi momento, e un significato più ampio per i prodotti alimentari CBD. I regolamenti paese per paese ostacolano inoltre l’uniformità su quali parti della pianta di canapa possono essere utilizzate.
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