“Le Bettole” via alla stagione estiva: si corre al crepuscolo a porte semi-aperte

Concessa la presenza di mille persone per ogni sera: le corse inizieranno alle ore 19. Borghi: «Apriamo anche bar e ristoranti, l'augurio è che sul finire della stagione cadano anche queste restrizioni». Si comincia il 2 luglio, poi riunioni al martedì e al sabato

Bettole che passione

L’evoluzione dell’epidemia di Covid-19 – la guardia resta alta, ma i numeri sono più confortanti rispetto a un mese fa – ha cambiato le carte in tavola all’ippodromo “Le Bettole” di Varese. La stagione estiva, confermata da tempo, ora ha anche la possibilità di essere disputata alla presenza di pubblico a differenza di quanto ci aveva raccontato il direttore, Giorgio Tosi, in una intervista del 9 giugno scorso.

«Se il Covid fosse arrivato più tardi avremmo dovuto anche noi correre a porte totalmente chiuse. Ora però la situazione mi sembra stia migliorando e quindi, pur con alcune limitazioni, potremo gareggiare con gli spalti aperti» conferma Guido Borghi, presidente della “Varesina”, nella consueta conferenza stampa che dà il via all’estate delle Bettole, a due giorni dalla prima riunione di corse. All’ippodromo saranno quindi ammessi, ogni sera, mille spettatori ai quali si aggiungeranno ogni volta circa 200 addetti ai lavori, «ma la speranza – prosegue Borghi – è quella che con il passare delle settimane anche questi limiti cadano, per arrivare ai Gran Premi con il solito contorno di 3 o 4mila tifosi». Sei gli sportelli aperti per le scommesse, ai quali sono stati montati i pannelli di plexiglas tra le tante precauzioni.

Presentazione stagione ippica Bettole 2020
Guido Borghi con il vicequestore Testa

A disposizione del pubblico ci saranno anche quei servizi non così scontati in tempo di epidemia: «Grazie a un’azienda di Maurizio Gandini (il patron dell’Activ Group, che ha sede proprio alle Bettole ndr), abbiamo profondamente sanificato tutti gli ambienti e lo faremo tra una riunione e l’altra. Abbiamo accelerato queste operazioni per poter aprire bar e ristoranti: un mese fa non sarebbe stato possibile, ora ce la faremo. Si correrà a partire dalle ore 19 (inizialmente si pensava al pomeriggio ndr) per concludere poco prima delle 22 e per venire incontro anche agli appassionati di altri sport proporremo anche la trasmissione delle principali partite di calcio». A differenza del 2019, non si dovrà pagare il biglietto di ingresso all’impianto.

Il programma delle riunioni, ricalca quello degli anni precedenti: il via giovedì, 2 luglio, ma sarà un’eccezione perché le altre giornate di gara saranno posizionate al martedì e al sabato, ormai una tradizione. Soddisfazione per il Criterium Varesino, rimasto con il rango di listed race e quindi appuntamento di più alto livello per quanto riguarda l’aspetto agonistico; il Gran Premio Città di Varese concluderà i due mesi nella riunione più glamour dell’ultimo sabato di agosto. «Salteranno purtroppo quegli eventi di successo degli scorsi anni, quando invitammo a Varese numerose personalità di diversa provenienza, però contiamo di riprenderli già dal 2021». Tra le conferme, gradite, il sostegno a una serie di iniziative solidali (ogni riunione ne “adotterà” una): quelle passate dedicate a don Vittorione hanno permesso di dare vita a un pozzo in Africa, dedicato a Giovanni Borghi. Confermato anche il Premio Panathlon, con l’associazione rappresentata oggi alla presentazione da Albino Rossetti.

Nel corso della conferenza stampa, Borghi ha riproposto un suo vecchio pallino, quello di creare alle Bettole anche una pista del trotto, idea che ormai ha qualche anno ma che il presidente della Varesina continua a sostenere con forza. «Il trotto ci consentirebbe di fare un’attività internazionale con cavalli italiani che spesso primeggiano all’estero; con l’ok potremmo creare anche una nuova pista in sabbia per il galoppo. Credo che il Ministero, negandoci questa possibilità, mancherebbe di rispetto a tutto il movimento del Nord Italia, sovvenzionando poi impianti – Borghi cita espressamente Siracusa e Napoli – che non producono miglioramenti al mondo dell’ippica, per non dire altro…».

Ippica
Distanziamento e mascherine per la conferenza stampa svoltasi al tondino delle “Bettole”

Soddisfatto dei risultati colti dai cavalli che si allenano quotidianamente a Varese o nel centro di Castelverde, a Caravate, Borghi ha voluto rimarcare per l’ennesima volta la necessità di maggiori attenzioni da parte del Ministero, quello delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, che sovrintende a tutta l’attività ippica. «La “Varesina” non si limita alle corse ma ha un’attività importante alle spalle, ha un ippodromo vero nel quale i soci e gli amministratori locali hanno sempre investito. Eppure siamo penalizzati in termine di montepremi rispetto ad altre società che certi meriti non li hanno».

Nel corso dell’incontro è intervenuta anche Isabella Asti Bezzera, presidente dell’ANG, l’Associazione Nazionale Galoppo. Bezzera ha insistito sulla necessità di «avere un ente tecnico che collabori con il Ministero, in modo che tutti insieme si decida come agire. Serve condivisione da parte di tutto l’ambiente: proprietari, società, ippodromi, allevatori, altrimenti continuiamo ad avere ingiustizie palesi che non vengano risolte».

 

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 30 Giugno 2020
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