Stop alle bici sui treni. “Troppi i rider, insostenibile”
L'azienda conferma la decisione forte, motivata con l'aumento dei lavoratori in bici che si muovono a inizio e fine turno. Si attende una lista di treni autorizzati alle bici
È tutta colpa dei rider, in sostanza. La classe operaia delle consegne dà l’assalto ai treni e Trenord si vede “costretta” a sospendere il trasporto delle bici sui treni.
“Troppe biciclette a bordo dei treni, impossibile ormai garantire la sicurezza e le norme sul distanziamento”. Per queste ragioni Trenord ha disposto il divieto di portare bici in carrozza, che ha suscitato grosse perplessità e reazioni politiche. “Resta consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e mezzi simili non ingombranti, con dimensioni non superiori a 80x120x45cm, e riposti in modo da consentire l’accesso, la movimentazione e la disposizione dei passeggeri in sicurezza a bordo treno”.
“Durante il periodo dell’emergenza sanitaria, in particolare negli ultimi giorni dopo il lockdown, il fenomeno dei rider metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili a ogni ora del giorno. Si verificano veri e propri “assalti ai treni” con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell’esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili – il 50% di quelli a sedere, il 15% di quelli in piedi – durante la corsa, la salita e la discesa dai convogli e gli spostamenti in carrozza”, dice la nota inviata dall’azienda, dopo che il caso è scoppiato stamane.
“La mancanza di rispetto delle regole – non più di cinque biciclette a carrozza nel periodo pre-Covid – non può essere più contrastata dal solo personale ferroviario. Il fenomeno è in espansione e non può essere scaricato sull’ultimo segmento di mobilità che collega la periferia al centro”.
“Trenord ha sempre favorito il trasporto biciclette sui treni per accrescere la mobilità dolce, anche con offerte commerciali dedicate. Intende continuare a farlo, a condizione che sia garantita la sicurezza dei passeggeri e rispettato il distanziamento”.
Nei prossimi giorni saranno comunicati i treni su cui sarà possibile portare biciclette a bordo.
Va detto che oggi anche i sindacati di categoria hanno emesso una nota piuttosto dura, che parla di una mossa «non preventivamente coadiuvata da informative all’utenza e al personale» e in generale di una situazione che rischia «di generare momenti di tensione fra il personale di bordo e gli utenti nonché gravi perturbazioni di esercizio».
«Riteniamo pertanto non opportuno che il personale di front line venga lasciato solo a garantire contemporaneamente il rispetto di queste disposizioni e la regolarità di esercizio ed invitiamo a fornire azioni risolutive e concrete, anche attraverso la collaborazione tra le FF.OO, infrastrutture e aziende di trasporto ferroviario, nonché attraverso la ricerca di soluzioni condivise con le imprese di delivery e il comune di Milano (relativamente al fenomeno rider)».
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