Vandali tagliano le reti dei pescatori di Cazzago Brabbia
Non è la prima volta che accade. La denuncia di Giorgetti: "Sono fanatici che ritengono che un pesce valga più del lavoro di una persona"
Qualcuno ha tagliato le reti dei pescatori. Non è la prima volta che accade: già in passato, ignoti, ma i pescatori hanno un’idea di chi si celi dietro questi gesti sconsiderati, avevano rotto le reti e rubato l’attrezzatura depositata nella casetta/museo al “lago di piazza”.
Oggi un nuovo episodio ed Ernesto Giorgetti, storico pescatore di Cazzago Brabbia ha esposto un biglietto sotto le reti oggetto degli atti vandalici. Giorgetti se la prende con gli “ambientalisti”: “Ecco come i bravi ambientalisti – scrive Giorgetti – contribuiscono alla pace verde nel mondo e a un migliore ordinamento dell’ambiente. Un sincero omaggio alla incalcolabile stupidità umana”.
Più volte Ernesto Giorgetti ha ricevuto minacce per la sua attività di pescatore professionista. E spesso dalle parole si è passati ai fatti: la rottura delle reti è un danno notevole per chi ha fatto della pesca sul lago una fonte di sostentamento. I pochi pescatori rimasti sul Lago di Varese, tutti anziani ormai, vendono il pesce anche ai ristoranti della zona e in questo modo guadagnano qualcosa per arrotondare la pensione.
“I fanatici ritengono che un pesce valga più del lavoro di una persona – dice amareggiato Paolo Giorgetti, figlio di Ernesto, già presidente della Cooperativa dei pescatori – pensano che liberare un pesce, spesso si tratta di carpe, siluri, carassi che mio padre tiene vivi in attesa di portarli in discarica, sia il loro contributo all’ambiente”.
Le reti tagliate questa volta sono sono bartavelli, ma i vandali non vanno per il sottile e rompono e rubano qualunque cosa capiti a tiro: in queste settimane di lockdown ne hanno rubate tre. L’anno scorso sono stati portati via tre tremagli, due voltane di 70 metri e qualche retino.
Ora reti tagliate e biglietto di disapprovazione sono esposti proprio accanto al rierun, la barca simbolo dei pescatori di Cazzago Brabbia, restaurata e portata al Lago di piazza (qui la sua storia): un gesto, questo sì, dal significato profondo.
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