Allarme disagio giovanile, tre assessori si uniscono per rispondere: “Puntiamo sulla cultura”

Gli assessori Farioli (educazione), Maffioli (cultura) e Attolini (inclusione) annunciano l'intenzione di mettere in rete tutti i progetti rivolti alla fascia di età pre-adolescenziale

gigi farioli manuela maffioli osvaldo attolini

Gli assessorati alla cultura, all’educazione e all’inclusione sociale di Busto Arsizio si uniscono per contrastare la violenza e il disagio tra gli adolescenti, dopo il grave episodio avvenuto poco più di una settimana fa in piazza Vittorio Emanuele in cui un 18enne ha rischiato di ucciderne uno di 14 usando un coccio di bottiglia che gli ha quasi reciso la giugulare. La risposta dell’amministrazione non vuole essere di tipo repressivo ma educativa e culturale.

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Il degrado in piazza Vittorio Emanuele II a Busto Arsizio 4 di 14

Nella mattinata gli assessori alla cultura Manuela Maffioli, all’educazione Gigi Farioli e all’inclusione sociale Osvaldo Attolini hanno incontrato la stampa per preannunciare un progetto di prevenzione e contrasto al disagio sociale che caratterizza talvolta alcuni eventi di cronaca che vedono protagonisti giovani adolescenti.

L’assessore alla cultura e vicesindaco, Manuela Maffioli, ha sottolineato la presenza costante e concreta dell’amministrazione nel voler promuovere la cultura avvicinando i giovani ai luoghi che la rappresentano: «Uno sguardo mal interpretato tanto da diventare oggetto di un brutto fatto di cronaca ci spinge a proporre un’offerta culturale rafforzata per raggiungere ancor di più, con esperienze culturali, la fascia adolescenziale e prevenire episodi di disagio sociale».

E ha continuato ricordando le iniziative messe a punto negli ultimi tempi per fare la propria parte a fianco delle famiglie e delle istituzioni scolastiche: «Nulla si vuole togliere alla scuola, alla famiglia e ai rispettivi ruoli, ma l’amministrazione ha il compito di collaborare affinché la proposta culturale arrivi sotto forme diverse e da canali diversi. Abbiamo sempre pensato ad una fascia d’età da zero a n.; ovvero, fin dove si identificano i giovani noi ci siamo con delle offerte culturali. Lo abbiamo fatto attraverso la donazione del libro e l’iscrizione in biblioteca gratuita per ogni neonato; con Opera domani; con i nuovi spazi per i pre-adolescenti e con l’area gaming in biblioteca che permette l’avvicinamento di chi non l’ha mai frequentata e diverse altre proposte».

«Si tratta di un disagio all’interno della popolazione scolastica – ha precisato l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini che ha ricordato anche il successo del progetto Rifr@azioni – per cui c’è da prendere in considerazione il grave problema educativo; i genitori stessi spesso sono davanti ad un contesto a loro estraneo, complesso da gestire. Lavoreremo con e per questi ragazzi attraverso la musica, la cultura, la biblioteca e se non dovesse bastare attueremo interventi più importanti».

L’aspetto educativo viene sottolineato anche dall’assessore all’educazione, Gianluigi Farioli: «Gli eventi come quello della scorsa notte sono frutto di un degrado, ma ancor di più di un disagio sociale che nasce dall’aspetto educativo. Oggi abbiamo la necessità di investire per prevenire tale disagio affinché non trovi terreno fertile nella nostra città». E ricorda: «Come Comune siamo già partner della cooperativa Davide in un progetto molto forte che si chiama “Ricucire i sogni” volta a diffondere cultura e sensibilità sul tema dei bambini e degli adolescenti vittime di maltrattamento attraverso diverse iniziative per prevenire e contrastare ogni forma di violenza verso i minori».

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Pubblicato il 17 Luglio 2020
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