Cadeo, l’ostello riapre dopo 9 secoli. Ad inaugurarlo tre giovani varesini
Tre studenti, due dell'Einaudi sportivo di 16 anni ed uno del Cairoli, 18 anni, hanno affrontato la via Francigena in sella alle loro biciclette. Quando sono arrivati all'ostello hanno trovato ad accoglierli sindaco e parroco
Quando Giulio, Riccardo Maria e Stefano sono arrivati al loro ostello di Cadeo, dopo 180 chilometri in bicicletta, hanno trovato ad attenderli il sindaco e il parroco del paese. Un’accoglienza che li ha colti di sorpresa e la ragione di tanto entusiasmo è stata chiara quando, con il taglio del nastro, il primo cittadino Marco Bricconi ha inaugurato l’ostello Cà Dei, un luogo d’accoglienza per i pellegrini della via Francigena riaperto dopo 9 secoli.
E così l’impresa di tre giovanissimi si è trasformato in qualcosa che ricorderanno anche per questo episodio: essere stati i primi tre pellegrini di un ostello storico.
Giulio Balderi, di Casale Litta, ha 16 anni, Riccardo Maria Altea ha 18 anni ed è di Varese, Stefano Savoldi è di Mornago ed ha 17 anni. Sabato mattina, 18 luglio, si sono incontrati a Mornago e da lì sono partiti per percorrere un tratto della via Francigena, da Mornago fino a Viareggio.
«A causa del lockdown non sono riusciti ad allenarsi come avrebbero voluto – racconta la mamma di Giulio, Sonia – e quindi hanno ridotto il percorso. Giulio e Stefano sono amici di infanzia mentre Riccardo è un compagno di scuola di mio figlio, entrambi frequentano l’Einaudi sportivo, mentre Stefano è studente del Cairoli.
Sono tutti e tre sportivi ma la bicicletta non è la loro attività principale: Giulio fa rugby, Stefano canottaggio e Riccardo palestra. Per affrontare la via Francigena hanno fatto qualche allenamento sul Mottarone ma niente di più».
Quando hanno studiato il loro itinerario si sono imbattuti in questo ostello a Cadeo, l’unico luogo d’accoglienza aperto, al momento, da Piacenza al Passo della Cisa: «Costava davvero poco – spiega mamma Sonia – e quindi hanno prenotato. Certo non si aspettavano di essere i primi pellegrini dell’ostello: l’accoglienza del parroco e dell’amministrazione comunale li ha sorpresi e travolti».
Dopo la notte all’ostello sono ripartiti, destinazione Viareggio, lì trascorreranno tre o quattro giorni di vacanza e poi torneranno a casa in treno. Con zaini carichi fino a 20 chili hanno affrontato senza problemi anche il Passo della Cisa.
Questa mattina la “Libertà”, il quotidiano di Piacenza, ha dedicato a Giulio, Riccardo e Stefano un ampio servizio. «Sono davvero orgogliosa di loro – chiude mamma Sonia – sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica e bellissima. Ora li attendiamo: il rientro sarà più tranquillo, ma è meglio così. Hanno già fatto il pieno di emozioni»
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