Da eroi a indesiderati, la storia di Nadia rifiutata dalla Spagna perchè infermiera

L'infermiera ha dovuto cambiare meta ed evitare l'aereo anche per muoversi all'interno del proprio Paese. Tutto per colpa di un codice QR che l'ha marchiata come "operatrice sanitaria": "Altro che eroi. Trattati da untori"

infermiere di famiglia

«Sei infermiere, medico o operatore sanitario e lavori in ospedale? Non sei un’eroe, ma sei un untore e in vacanza non ci vai!». Quella che vi proponiamo è la storia di Nadia, un’infermiera che lavora in provincia di Varese e che si è vista rifiutare l’ingresso a Minorca perchè infermiera,

La Spagna le ha rifiutato l’ingresso a Minorca perché è un’infermiera: «Non sono una delinquente, ma vengo trattata come se lo fossi. Ovviamente ho saputo tutto venerdì e avrei dovuto partire sabato mattina».

Secondo quanto racconta l’infermiera in una lettera «il governo spagnolo non ha dichiarato apertamente che non vuole chi lavora in ospedale, ma appena tenti di fare l’iscrizione al sito della Spagna ti viene chiesto se negli ultimi 14 giorni hai “visitato” un ospedale e qui, se ci lavori, devi rispondere “si”, quindi loro ti fermano non concedendoti il codice QR per poter partire. Il tutto va fatto 48 ore prima della partenza. Non importa se ho tampone e sierologico negativi, non mi vogliono e basta».

Nadia racconta di aver prenotato in agenzia e il tour operator le ha negato di essere a conoscenza di questa situazione: «Vende una vacanza e non conosce le condizioni di una nazione in cui ha un villaggio? Non é possibile!». Non solo, Nadia lamenta il fatto che sia stata lasciata la soluzione del problema al buon cuore e alla buona volontà di chi lavora in agenzia, «che dalle 13:30 alle 18:30 di oggi (ieri, ndr) ha cercato in tutti i modi di farmi partire e di non farmi perdere i soldi».

Nadia ha dovuto accettare un cambio di destinazione, aggiungendo anche altri soldi a quelli già versati, per una località italiana raggiungibile senza aereo, perché? «Il fatto di aver richiesto un QR, che non mi é stato concesso per essere un’infermiera, mi impedisce di prendere un aereo anche in Italia in questo periodo, e ribadisco:nemmeno fossi una delinquente! La signorina dell’agenzia ha contattato persino il consolato italiano e nemmeno loro hanno saputo dare una risposta a questo rifiuto».

Nadia ha voluto rendere pubblica questa cosa che ritiene «vergognosa. Ho sempre svolto la mia professione con dedizione e impegno anche in questa situazione così disastrosa e mi sento offesa per questa situazione, anzi ritengo che sia un’offesa per la professione che svolgo».

Ecco cosa dice il sito del Ministero degli Esteri www.ViaggiareSicuri.it.

A partire dal 21 giugno, con il termine dello “stato d’allarme”, è consentito l’ingresso in Spagna da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza necessità di motivare la ragione del viaggio e senza obbligo di quarantena. Sono inoltre consentiti gli spostamenti tra Province e Regioni (Comunità Autonome) all’interno del Paese. Tuttavia, secondo quanto stabilito dal provvedimento del Ministero della Sanità del 29 giugno (https://boe.es/boe/dias/2020/07/01/pdfs/BOE-A-2020-6927.pdf), chiunque arrivi in Spagna dall’estero, per via aerea o marittima, è sottoposto a un controllo sanitario prima della sua entrata nel Paese. In particolare: controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo sullo stato del passeggero. Per quanto concerne il controllo documentale, i passeggeri in arrivo dall’estero (anche da altri Paesi UE) dovranno compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet Spain Travel Health o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. Fino al 31 luglio, coloro che non abbiano potuto compilare il formulario telematicamente potranno farlo in formato cartaceo (il modello si trova in appendice al citato provvedimento) e consegnarlo al proprio arrivo in un porto o aeroporto spagnolo.
Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Madrid.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Luglio 2020
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