Il lungo viaggio di Orio e Luca: 2mila km per la libertà

Due ciclisti amatoriali intraprenderanno un lungo viaggio in bici sulla via Francigena, tra Svizzera e Italia. Col supporto di Beppe Saronni

Giro l’Italia

Due pellegrini a pedali. Così si definiscono Luca Gallotti e Orio Bagnaschi, che il 1 agosto prenderanno le loro biciclette e da Losanna faranno un lungo giro per l’Italia attraverso la via Francigena, per arrivare, 23 giorni dopo, ad Alagna, in Valsesia.

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I 2mila chilometri di Luca e Orio, passando per la via Francigena 4 di 10

Non sono propriamente due professionisti: Orio è un amatore, che utilizza il mezzo per qualche pedalata extraurbana nei weekend, mentre Luca è un neofita: fuori dai confini della propria città non è praticamente mai andato.

«Due mesi fa – dichiara nella conferenza organizzata a Gallarate Luca Gallotti, che di lavoro fa il mental coach – stavo seguendo in videoconferenza alcune persone, ognuna con il suo obiettivo personale. E allora ho pensato due cose. La prima è che ho voglio anch’io tagliare un mio traguardo, per poter dare l’esempio: chiunque può raggiungere obiettivi importanti. Il secondo è il piacere della libertà. In quarantena, chiuso in casa, ho pensato a quanto potesse essere bello girare in bicicletta libero per le strade».

E così ha iniziato ad allenarsi: «Prima ho cominciato a pedalare 2 ore al giorno, poi sono passato a 3. Ora, a pochi giorni dalla partenza (il 1 agosto, ndr) sono a 4 ore al giorno. Ovviamente senza trascurare il mio lavoro e la mia famiglia».

Il #girolitalia di Luca Bagnaschi e Orio Bagnaschi
Le bici che utilizzeranno per il viaggio

La libertà è il principio che ha ispirato anche Orio Bagnaschi, imprenditore gallaratese che, appena ricevuta la telefonata da Luca, non si è fatto pregare: «Mi è sembrata subito un’ottima idea. Amo la bicicletta e poter muoversi senza seguire ossessivamente la velocità e il cronometro è fantastico».

I due angeli custodi: Luca Cerri e Beppe Saronni

I due ciclisti “improvvisati” sono stati seguiti da due professionisti. Uno è Luca Cerri, ex ciclista che adesso gestisce Not Onlus Bike, che più che un negozio è un centro per appassionati e professionisti: biciclette, attrezzature, consulenze. È lui che ha fornito le bici ai due ciclisti. E l’altro è Giuseppe Saronni.

«Quando mi hanno telefonato – racconta Cerri, di San Mauro Pascoli – la prima cosa che ho detto loro è: dimagrite. So cosa vuol dire affrontare avventure del genere, e so che bisogna fare molta attenzione al peso, all’alimentazione e alla preparazione».

Un’idea così non poteva non incuriosire una vecchia volpe del ciclismo come Saronni, vincitore tra le altre della fucilata di Goodwood dell’82 e di ben quattro Tre Valli Varesine: «Ogni volta che qualcuno mi chiede di essere seguito o semplicemente qualche consiglio è per me motivo di grande entusiasmo». Da tempo ha smesso di andare in bicicletta, ma «quando la domenica mattina mi metto in sella per seguire qualche ragazzo che mi chiede una mano, l’impulso ad andare c’è sempre».

«Le strade non sono fatte per i ciclisti»

Tutti erano concordi nel dire che per un ciclista girare in città è molto, troppo pericoloso. «Per carità, gli automobilisti a volte hanno anche ragione, quando magari un gruppo di ciclisti pedala a gruppi e in maniera indisciplinata» ammette Bagnaschi. «Ma – accusa – è dura andare in giro». «Troppo spesso – aggiunge Saronni – accadono situazioni che non si possono accettare».

Le tappe

I due ciclisti partiranno sabato 1 agosto da Losanna, in Svizzera. Il 2 agosto entreranno in Italia ad Aosta; dopo Ivrea e Vercelli, il 5 agosto si entra in Lombardia nel Pavese, a Mortara. «Qui potranno unirsi a noi tutti i varesotti che vorranno accompagnarci». Sì, perché il giro sarà documentato giornalmente su Facebook, e chiunque potrà unirsi in qualsiasi momento.

Dopo Pavia e altri comuni della bassa Lombardia arriveranno a Piacenza e attraverseranno l’Emilia: Fiorenzuola, Fidenza, Fornovo di Taro, per poi entrare in Toscana. L’arrivo della via Francigena sarebbe al Vaticano – dove i due arriveranno il 12 agosto – ma Bagnaschi e Gallotti hanno deciso di allungare il percorso. Da San Pietro andranno in Umbria verso l’Adriatico e passeranno da San Mauro Pascoli, dove li accoglierà Luca Cerri.

Poi dritti verso la Lombardia, a Mantova; seguiranno là ciclovia del Po passando da Pavia e andranno a Novara e Borgosesia. L’ultima tappa, il 21 agosto, sarà Alagna Valsesia.

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caccianiga.marco@yahoo.it
Pubblicato il 30 Luglio 2020
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