L’ex stabile Bonomelli e la chiesa di San Giuseppe accoglieranno il centro per l’autismo

Il progetto TerraLuna, che prevede un centro per i ragazzi affetti da autismo, prevede la riqualificazione di due strutture dismesse del centro di Gallarate

fondazione Bellora rendering struttura per autismo

«Per anni in Italia è andato di moda il concetto “piccolo è bello”: ognuno coltivava il suo orticello e lavorava da solo. Ma il Covid ci ha fatto capire che le imprese più grandi si compiono insieme, con spirito di collaborazione. Il progetto TerraLuna è un esempio». Officina 025, Fondazione Bellora, Fondazione Cariplo, Comune di Gallarate, Regione Lombardia, IESCUM, ASST Valle Olona e il reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Gallarate: un progetto dai molti volti che unisce l’attenzione alle patologie dei ragazzi e la rigenerazione del territorio.

Nella sede della Fondazione Bellora in piazza Giovine Italia la direttrice generale Vanna Barca ha accolto i rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti per presentare l’ampio progetto, che partirà dalla riqualificazione dello stabile ex Bonomelli in via Ferrario: diventerà un centro per l’autismo.

Il progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento della fondazione Cariplo (500mila euro) e Regione Lombardia (1 milione), a cui si sono aggiunti 700mila euro dal programma europeo Interreg e 20mila euro dalla fondazione UBI Banca per Varese Onlus per l’avvio di un percorso formativo per i tecnici del comportamento.

Era presente Emanuele Monti, consigliere regionale, che si è detto molto attento alla tematica dell’autismo: “È un campo che necessita di maggiori servizi. Si è parlato molto delle RSA negli ultimi mesi, spesso con un’eccezione negativa. Ma sono un punto di riferimento per il territorio. E spero che questo progetto diventi un esempio. Gallarate può essere un faro per le altre amministrazioni». Un omaggio al compagno di partito Andrea Cassani, sindaco della città presente all’evento: «Noi come Comune abbiamo fatto poco, se non prendere atto dell’ottimo progetto. Siamo grati alla Fondazione Bellora per il grande lavoro svolto al servizio degli anziani; un centro che dà lustro alla città. Sono ancora convinto che la sanità lombarda sia la migliore del Paese».

La nuova vita della Chiesa di San Giuseppe

La novità, preannunciata da Vanna Barca durante la conferenza, è il ruolo che avrà la chiesa di San Giuseppe per il progetto: «La Parrocchia di Gallarate ci darà la struttura in comodato gratuito, a partire da agosto o settembre. Ne ricaveremo sei aule per le attività del progetto TerraLuna durante il periodo di realizzazione dello stabile in via Ferrario. Dopodiché verrà affidata agli amici di Officina 025 per le loro attività».

Progetto TerraLuna
L’architetto Armando de Falco presenta il progetto per la Chiesa a Francesco Pozzi (IESCUM) e ai rappresentanti di Officina 025, che gestiranno la struttura al termine dei lavori dell’ex stabile Bonomelli

«Questa può essere una grande occasione per dimostrare che la collaborazione tra pubblico e privato è possibile, e può portare a grandi cose» aggiunge Mariarosa Ferrario, responsabile della Neuropsichiatra infantile (o Uonpia) dell’Ospedale di Gallarate. «Sono una grande sostenitrice del lavoro del settore pubblico, ma naturalmente non può tutto, e questa collaborazione può essere d’esempio. L’autismo è una patologia complessa che richiede risposte altrettanto complesse».

E soprattutto non si conclude ai 18 anni: «Questo progetto – dichiara Monti – è molto interessante perché segue i ragazzi anche dopo la maggiore età». Uno dei rami del progetto è l’inserimento nel mondo lavorativo. «L’idea – spiega Barca – è realizzare, all’interno della nuova struttura, un centro nel campo della ristorazione gestito da questi ragazzi. In questa zona ci sono molte scuole, e all’ora di pranzo tantissimi alunni vanno in cerca di locali per mangiare. E per questo abbiamo in mente di aprire un’attività che coinvolga almeno cinque-sei ragazzi».

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caccianiga.marco@yahoo.it
Pubblicato il 21 Luglio 2020
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