Popillia japonica in giardino? Ecco come liberarsene
L'insetto non è pericoloso per l'uomo e gli animali ma crea diversi danni alla vegetazione. Ecco i consigli per liberarsene
Anche quest’anno sono tantissime le segnalazioni della presenza della Popillia japonica. L’insetto originario del Giappone è presente nel nostro territorio a partire dal 2014 e benchè non sia pericoloso per l’uomo e gli animali, crea diversi danni alla vegetazione.
Il Servizio fitosanitario di Regione Lombardia è attivamente impegnato nel controllo dell’espansione dell’insetto e per questo sono state posizionate 2.500 trappole nelle zone più colpite. Ma questo non basta e quindi l’Ersaf, l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, ha diffuso una guida pratica per liberarsi degli esemplari individuati nel proprio orto o giardino.
In presenza di individui isolati il consiglio è quello di raccoglierli manualmente e annegarli in una soluzione di acqua e sapone. In presenza di un’infestazione è preferibile intervenire con formulati a base di Deltametrina o Zeta-Cipermetrina registrati su ortaggi o piante ornamentali, di facile reperibilità e disponibili per uso non professionale. Qualora sia possibile si può invece ricorrere anche all’uso temporaneo di reti antinsetto che garantiscono una protezione totale e rappresentano una valida alternativa ai trattamenti insetticidi.
Per tutte le informazioni più dettagliate sul contenimento della Popillia japonica si possono consultare tutte le schede di Regione Lombardia cliccando qui.
Nel frattempo è iniziato anche il piano di contrasto ad un altro invasore dei nostri territori, la cimice asiatica. Contro questo parassita che ha già causato centinaia di milioni di euro di danni al settore agricolo è arrivato il via libera per l’immissione in natura del Trissolcus japonicus, meglio noto come “vespa samurai”, che è in grado di parassitizzare fino al 75% delle uova di cimice asiatica.
Regione Lombardia lancia la “vespa samurai” per combattere la cimice asiatica
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