Il primo striscione a Cuasso al Monte: “Teniamo alta l’attenzione sull’ospedale”
Ieri sera la posa del primo di tanti "lenzuoli" che il Comitato esporrà nei comuni della Valceresio e della Valganna
Il primo striscione è stato posato ieri, e non poteva essere in altro luogo che a Cuasso al Monte, dove da anni il Comitato per l’Ospedale lotta perché non cali l’attenzione sulla struttura immersa nel verde.
Un segno, una richiesta di attenzione, che il Comitato vuole lasciare non solo a Cuasso ma in tutti i comuni della Valceresio e della Valganna che fanno parte della Comunità montana del Piambello.
«Seguiranno a breve, dopo le autorizzazioni già richieste, altri striscioni – dicono Angelo Ferrarello e Giambattista Seresini – Condividiamo e manteniamo alta l’attenzione su ciò che sta succedendo al nostro ospedale».
E quello che sta succedendo è, come capita da anni, caratterizzato da incertezze, silenzi e domande inevase non si stancano di ripetere i rappresentanti del Comitato e gli amministratori locali.
E’ di due settimane fa la lettera inviata dalla Commissione socio-sanitaria della Comunità montana del Piambello ai vertici della sanità varesina e lombarda, ma anche da parte del Comitato le missive in queste settimane non sono mancate.
Non si tratta solo di una battaglia su questioni di principio, ma di temi che diventano problemi veri nella vita delle persone.
«La visita di controllo pneumologico è diventata una pagliacciata – scrive ad esempio Angelo R. nel gruppo Facebook del Comitato – A Cuasso facevo visita ed emogas analisi. Ora mi hanno mandato a Cittiglio dove ho fatto la visita. Per l’emogas devo andare a Varese. Non potevano allora mandarmi a Varese a fare entrambe le cose?».
La preoccupazione è che i servizi presenti a Cuasso, dirottati su altre strutture del territorio provinciale dopo che l’Ospedale è stato trasformato in reparto Covid, non tornino mai più in Valceresio. «E’ esattamente quello che temiamo – conferma Giovanni Resteghini, sindaco di Bisuschio e presidente della Commissione sociosanitaria del Piambello – Come scrivero un po’ ironicamente nell’ultima lettera “a causa di Covid-19 oppure grazie a Covid-19 l’Ospedale di Cuasso al Monte si è svuotato di ogni servizio, di ogni utilità, di ogni prestazione sanitaria superstite dell’annoso esercizio di svuotamento. Scenario ideale nel caso in cui la manifestazione di interesse da parte di soggetti privati, sino ad oggi rimasta avvolta dal mistero, si andasse a concretizzare”».
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