Processo Krimisa, la difesa di Alessandro Pozzi: “In aula ho detto la verità. Non sono indagato”

Il consigliere comunale di Ferno, ascoltato come testimone nel processo Krimisa bis a carico di 6 imputati, conferma di essere parte lesa ma il pm ha chiesto la trasmissione degli atti alla Procura

tribunale busto arsizio

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alessandro Pozzi, consigliere comunale a Ferno, sentito come testimone nell’ambito del processo ad un gruppo di imputati arrestati nell’ambito dell’operazione Krimisa della Dda di Milano che ha nuovamente disarticolato l’associazione a delinquere di stampo mafioso che da oltre 20 anni domina sulla zona di Legnano e Lonate Pozzolo.

Al termine della sua testimonianza il pm Alessandra Cerreti ha chiesto al collegio giudicante la trasmissione degli atti relativi alla sua testimonianza alla Procura della Repubblica per falsa testimonianza. Se la trasmissione non è ancora avvenuta materialmente si può affermare che sia avvenuta giuridicamente.

Reticente nel processo contro la ‘ndrangheta, indagato un altro consigliere di Fratelli d’Italia a Ferno

Di seguito la replica di Pozzi

Ho letto con grande stupore it contenuto del Vostro articolo pubblicato in data 06.07.2020, ove, addirittura, con riferimento al processo in corso dinanzi al Tribunale di Busto Arsizio, che non riguarda assolutamente il sottoscritto, si parla di ipotesi di reato per falsa testimonianza. Non è assolutamente vero che sia stato e sia indagato per falsa testimonianza, anche perchè quanto riferito in occasione della mia ultima audizione in Tribunale a Busto Arsizio è la pura verità ed in linea con quanto dichiarato da altri testimoni e da me riferito in occasione della prima audizione in Procura della Repubblica a Milano.

Ci tengo a precisare che la mia posizione non è mai cambiata nell’ambito del procedimento in questione, ove sono e rimango sempre parte lesa. Pertanto, vi invito a voler rettificare con immediatezza il contenuto del Vostro articolo e, comunque, non associarmi più in alcun modo ai fatti di altri e/o di associazioni malavitose, di cui non ho mai fatto parte né direttamente né indirettamente, avendo sempre nella mia vita condannato e combattuto questi fenomeni, come dimostrano anche i gravi fatti, che, purtroppo, hanno coinvolto la mia persona.

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Pubblicato il 18 Luglio 2020
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