Rock’n’roll patrimonio dell’Unesco, nuova energia per la proposta: “Ora facciamo sul serio”
Dopo la mozione passata in Consiglio comunale il “Movimento d'anca” ideato dal promotore Pino Tuscano trova nuova linfa
«Dopo la mozione passata in Consiglio comunale c’è voglia di fare sul serio. Vogliamo stringere rapporti con il Summer Jamboree di Senigallia e arrivare al ministro Franceschini per far sostenere la proposta di rendere il Rock’n’Roll patrimonio dell’Unesco».
Negli ultimi anni, da Varese, è partito un movimento, sostenuto da personalità del mondo politico, culturale e istituzionale, non solo della provincia di Varese, che si e fatto promotore In tutta Italia dei valori alla base del Rock’n’roll.
II “Movimento d’anca”, ideato dal promotore Pino Tuscano, ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione culturale, mediatica e istituzionale affinché l’Unesco riconosca il Rock’n’Roll come bene comune e patrimonio immateriale dell’umanità, in virtù dell’enorme peso ricoperto nell’economia della cultura occidentale. Già altre culture musicali, come il tango e il reggae, hanno avuto tale riconoscimento.
Il movimento ha ottenuto un ordine del giorno direttamente al Comune di Varese, presentata da Alessandro Pepe, già firmata dai gruppi consiliari, per avviare i lavori, con Varese al centro dell’iniziativa. Fra i traguardi da costruire anche il gemellaggio fra la città Giardino e Cleveland, Ohio (U.S.A.), sede della Rock’n’roll Hall of Fame.
Con il nuovo riconoscimento Tuscano e i suoi volontari sono pronti a fare sul serio. «L’aspetto culturale è il fulcro del progetto, quello che lo distingue da tante altre meritevoli manifestazioni, la storia, i protagonisti, i valori del Rock’n’Roll guideranno le scelte di eventi e prodotti da realizzare».
Ad esempio il Primo Festival Rock’n’roll Varese, giunto alla sua IX edizione, nacque nel ricordo della data tragica del 3 febbraio 1959 In cui persero la vita In un incidente aereo tre grandissimi musicisti dell’epoca (Buddy Holly, Ritchie Valens e The Big Bopper). Evento oggi conosciuto come “il giorno In cui morì la musica”. I concerti previsti al salone e piazzale di Varesecorsi saranno preceduti da incontri nel quale verranno presentati libri e fanzine.
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