Trecentocinquantamila euro di investimenti: così Induno si prepara al ritorno a scuola
Il Comune stanzia 300.000 euro, cui si aggiungono 50.000 euro di fondi statali. Per evitare turni disagevoli, saranno messe a disposizione anche le sale civiche Crosti e Bergamaschi
«In queste settimane si sente molto parlare di quanto potrebbe essere difficoltosa la ripresa dell’anno scolastico a settembre, dopo l’emergenza Covid, la cui fase più critica tutti ci auguriamo sia alle nostre spalle.
«Le preoccupazioni sono molte, ma a Induno siamo al lavoro con determinazione per gestire al meglio la ripartenza – dichiara il sindaco Marco Cavallin – Nei giorni scorsi ho fatto una riunione operativa con il mio assessore Cecilia Zaini, il Dirigente scolastico Walter Fiorentino, Liliana Bano in rappresentanza del Corpo docente e l’Ufficio Tecnico Comunale, per valutare la situazione e individuare tutte le soluzioni percorribili per preparare le strutture scolastiche indunesi alla ripresa di settembre.
Sul bilancio 2020, considerando anche la variazione che sarà portata in approvazione proprio tra pochi giorni al Consiglio Comunale, saranno 350.000 gli euro destinati allo scopo, di cui circa 50.000 quelli di provenienza statale, i restanti 300.000 da fondi propri del Comune.
«Si tratta di una cifra importante – continua il sindaco – Che sarà ripartita all’incirca in questo modo: 100.000 euro sulla Don Milani, 100.000 euro su Ferrarin e Passerini e 150.000 euro sulla palestra di via Croci: investimenti che saranno realizzati per effettuare le necessarie e opportune manutenzioni agli edifici e appunto, per ottemperare appieno alle misure anti-contagio dettate dalla normativa nazionale. Lo sforzo (non solo logistico ma organizzativo) che stiamo compiendo come capirete è grande, i cantieri partiranno a breve».
Una delle principali scelte strategiche è stata quella di individuare spazi aggiuntivi dedicabili ad aule, anche attraverso la compartimentazione (provvisoria) di luoghi a disposizione del comune e poco utilizzati: aumentare gli spazi consentirà auspicabilmente di non creare turni pomeridiani, assicurando quindi a tutti (alunni, famiglie e docenti) una “normalità quotidiana” il più possibile simile a quella pre-Covid.
«A questo scopo, potranno essere messi in gioco anche spazi “inusuali” quali una sala del Civico Istituto Musicale, la sala Bergamaschi e la sala Crosti presso la biblioteca – conclude Cavallin – In questi giorni è poi partito il lavoro sulle Attività integrative, che verrà sviluppato e perfezionato in accordo con quanto va stabilendo la dirigenza scolastica giusto in queste settimane. Ve ne daremo notizia appena possibile: anche in questo caso le complessità non mancano e stiamo cercando di considerare tutte le soluzioni che possano essere più soddisfacenti per un largo numero di utenti».
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