“Viviamo la nostra quotidianità ma rispettando le regole. Indietro non si torna”

Il professor Grossi, superati i mesi drammatici del contagio, raccomanda prudenza e responsabilità. È giusto riprendere la quotidianità ma osservando le regole del distanziamento

Paolo grossi

« Usciamo, viviamo, viaggiamo… ma ricordiamoci le piccole regole che ci garantiscono di rimanere sani». Finita la grande pandemia che ha messo a dura prova il suo reparto, il professor Paolo Grossi, primario di Malattie Infettive all’ospedale di Varese e docente dell’Università dell’Insubria, torna a occuparsi di tutte le altre patologie che, nei mesi di massima emergenza, sembravano scomparse: «Dimesso l’ultimo paziente, dal giorno successivo ho di nuovo avuto tutti i letti del reparto occupati con altre malattie. Pazienti che hanno atteso a lungo ».

La seconda ondata della pandemia da coronavirus non lo preoccupa più di tanto: « Ma solo se le persone saranno capaci di comportamenti responsabili. Distanziamento, almeno un metro, mascherina se siamo in luoghi chiusi, e lavarsi spesso le mani. Quest’ultima è una regola d’oro, che vale sempre: le superfici sono spesso ricettacoli di virus e batteri, detergere bene le mani e igienizzarle permette di evitare molte malattie. In questo periodo sentiamo notizie contrastanti sul virus: io non capisco chi invia messaggi troppo ottimisti: comprendo che la gente abbia voglia di superare paura e isolamento, ma rimaniamo prudenti per non dover rivivere più l’incubo della primavera scorsa».

L’estate non è il momento per stare chiusi in casa: « Uscite, spostatevi. Il virus si trasmette se si sta a meno di un metro e per un periodo di tempo congruo. Se passeggiate non dovete portarla: indossatela in luoghi chiusi o dove lo spazio è limitato o se vi fermate a fare due chiacchiere con amici».

Ciò che sta avvenendo in tutto i mondo indica che il Covid19 circola ancora e che la sua carica virale non si è per nulla attenuata: « Negli Stati Uniti, piuttosto che neii paesi del Sud America – commenta il professor Grossi – la pandemia è fuori controllo. La Lombardia e l’Italia hanno adottato misure drastiche ma necessarie e i lombardi, così come gli italiani, sono stati bravi nel rispettarle. Oggi godiamo dei frutti di quel rigore».

L’Italia è, però, circondata da stati dove i contagi sono in crescita: « Viaggiare è possibile e corretto ma stando attenti e mantenendo le regole del distanziamento. Se poi preferiamo il nostro paese è anche più sicuro. Certo il turismo sta soffrendo enormemente le conseguenze di questa pandemia, un motivo in più per rimanere in Italia».

E il futuro cosa ci riserva? « Oggi, passata l’emergenza, la situazione è nettamente migliorata. La rete di prevenzione, con i sistemi di tracciamento dei nuovi casi, sta funzionando, dopo le criticità emerse durante la pandemia. Anche in questo caso occorre la massima collaborazione: se uno è positivo si isoli e se qualcuno viene posto in isolamento fiduciario si tenga distante dagli altri: il tampone si positivista almeno dopo 5 giorni dal contagio iniziale. Si rispettino i tempi e le regole. Come andrà in autunno, dipenderà da noi».

Intanto il professor Grossi si prepara a rinforzare la sua squadra: « Durante questi mesi critici ho lavorato con una equipe assolutamente sottodimensionata. Abbiamo fatto un lavoro eccellente, pur in condizioni difficili, con risultati davvero buoni. Però ora si deve tornare a curare e ad assistere tutti gli altri, e c’è bisogno di nuovo personale». La prossima settimana si svolgerà un concorso bandito dall’asst Sette Laghi per medici infettivologi, gli iscritti sono numerosi. Il risultato potrebbe portare il reparto di malattie Infettive ad essere pronto e adeguato a ogni evenienza.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Luglio 2020
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