23 milioni da Regione per le case da destinare a scopi sociali

Previsti aiuti per famiglie che non possono pagare l'affitto in regime di libero mercato. Il bando regionale on line, domande dal 5 ottobre al 30 novembre

casa affitto

 

Regione Lombardia ha stanziato 23 i milioni di euro per interventi di recupero del patrimonio immobiliare pubblico e privato sfitto, invenduto o sottoutilizzato e sua destinazione a servizi abitativi sociali.

“Si tratta di una misura – chiarisce l’assessore regionale alle Politiche sociali, abitative e Disabilità – pensata per andare incontro alle richieste di chi non ha le possibilità economiche per stipulare un contratto di affitto a libero mercato ma dispone di un indicatore ISEE troppo alto per ottenere una casa popolare. Un aiuto indiretto a tante famiglie e ‘single’ lombardi che, trovandosi nella cosiddetta ‘fascia grigia’, ogni giorno devono fare i conti con grandi difficoltà economiche senza aver diritto ai sostegni previsti per chi ha redditi bassi”.

TANTE NUOVE CASE A CANONI ACCESSIBILI – “Con questo provvedimento – spiega l’assessore – puntiamo a far rimettere sul mercato una parte del patrimonio immobiliare oggi non utilizzato e potenzialmente a rischio di degrado. Rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’attenzione che Regione Lombardia dedica al tema del bisogno abitativo. Con il bando, che si aprirà in ottobre, i soggetti privati o pubblici che ne faranno richiesta potranno accedere ai fondi regionali per effettuare interventi di recupero di alloggi di cui sono proprietari o di cui, comunque, hanno la piena disponibilità. Per ottenerli dovranno impegnarsi a destinare gli appartamenti riattati a servizi abitativi sociali”.

CONTRIBUTI CRESCENTI E A FONDO PERDUTO – “Abbiamo dedicato una somma importante – evidenzia l’assessore – per soddisfare bisogni sociali emersi con estrema rilevanza in questo periodo post-emergenza Covid. Una situazione che va affrontata con rapidità e anche per questo abbiamo deciso di optare per finanziamenti interamente a fondo perduto. Interesseranno 133 comuni lombardi, appartenenti alla fascia cosiddetta ‘ad alta tensione abitativa’. Dalla misura sono esclusi gli immobili di proprietà comunale e delle Aler. Il contributo sarà crescente in proporzione all’aumento del vincolo di destinazione, previsto tra un minimo di 8 anni e un massimo di 25”.

BANDO ONLINE DAL 5 OTTOBRE – Il bando regionale sarà interamente online e le domande di partecipazione potranno essere inserite dal 5 ottobre al 30 novembre.

“Abbiamo deciso di comunicare con largo anticipo l’apertura del bando – prosegue l’assessore – così da permettere ai soggetti potenzialmente interessati di valutare bene quest’opportunità e di preparare per tempo la documentazione necessaria”.

A seguire, l’elenco dei documenti da allegare alla domanda di partecipazione al bando:
– Incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della domanda a valere sulla manifestazione di interesse.
– Documentazione attestante la legale rappresentanza ed i poteri di firma.
– Modulo di adesione.
– Lettera di adesione del Comune in cui è localizzato l’intervento proposto.
– Proposta di progetto e relativi allegati: elaborati grafici, cronoprogramma, quadro tecnico economico, scheda di calcolo della richiesta di finanziamento, progetto di gestione sociale, se prevista.

I 133 COMUNI INTERESSATI DALLA MISURAQuesto l’elenco dei 133 Comuni, suddivisi per Provincia, interessati dalla manifestazione d’interesse:

VARESE: Busto Arsizio, Luino, Saronno, Varese.

BERGAMO: Almè, Azzano San Paolo, Bergamo, Calusco d’Adda, Curno, Orio al Serio, Ponte San Pietro, Romano di Lombardia, Treviglio, Verdellino.

BRESCIA: Bassano Bresciano, Borgosatollo, Brescia, Calcinato, Castenedolo, Chiari, Coccaglio, Desenzano del Garda, Gardone Val Trompia, Gavardo, Iseo, Lonato del Garda, Maclodio, Manerbio, Montichiari, Ospitaletto, Orzinuovi, Palazzolo sull’Oglio, Paratico, Prevalle, Rezzato, Roncadelle, Rovato, Salò, San Zeno Naviglio, Torre Boldone, Toscolano-Maderno, Travagliato, Vobarno.

COMO: Cantù, Como, Erba, Mariano Comense, Mozzate.

CREMONA: Crema, Cremona.

LECCO: Lecco, Malgrate.

LODI: Lodi, Sant’Angelo Lodigiano.

MONZA BRIANZA: Arcore, Bovisio-Masciago, Brugherio, Carate Brianza, Cesano Maderno, Desio, Giussano, Limbiate, Lissone, Meda, Monza, Muggiò, Seregno, Seveso, Varedo, Vedano al Lambro, Vimercate.

CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO: Abbiategrasso, Assago, Baranzate, Binasco, Bollate, Bresso, Buccinasco, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Concorezzo, Cormano, Cornaredo, Corsico, Cusano Milanino, Gallarate, Garbagnate Milanese, Gorgonzola, Lainate, Legnano, Melegnano, Melzo, Milano, Morimondo, Nova Milanese, Novate Milanese, Opera, Paderno Dugnano, Pantigliate, Parabiago, Pero, Pieve Emanuele, Pioltello, Pregnana Milanese, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Vittore Olona, Segrate, Senago, Sesto San Giovanni, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio, Trezzo sull’Adda, Vigevano, Vimodrone.

MANTOVA: Castiglione delle Stiviere, Mantova, Medole, Suzzara.

PAVIA: Belgioioso, Broni, Casorate Primo, Pavia, Siziano, Stradella, Voghera.

SONDRIO: Morbegno, Sondrio.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Agosto 2020
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