Dalla Regione 12 milioni per infrastrutture di montagna: nel Varesotto finanziati quattro progetti
I progetti riguardano la realizzazione di nuove strade agro-silvo-pastorali, il miglioramento di quelle esistenti e la realizzazione di piattaforme per lo stoccaggio di materiali e prodotti del legno
Regione Lombardia ha stanziato 12,5 milioni di euro per infrastrutture di montagna, finanziando un totale di 97 progetti nell’ambito del Piano di sviluppo rurale. Nello specifico i progetti riguardano la realizzazione di nuove strade agro-silvo-pastorali, il miglioramento di quelle esistenti e la realizzazione di piattaforme ad uso collettivo per lo stoccaggio di materiali e prodotti del legno.
In provincia di Varese sono quattro i progetti finanziati, per un totale di circa 500mila euro. Dei quattro progetti due sono nel territorio di Dumenza per rispettivi 167.602 e 219.387 euro, uno nel comune di Cuveglio (58.560 euro) e uno nel comune di Cuvio (33.197 euro).
«Vogliamo sostenere la logistica in montagna, necessaria anche per il settore agricolo e per dare un ulteriore valore economico a questi territori – spiega l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi – Si tratta di un intervento economico importante di cui beneficeranno direttamente i Comuni e i consorzi per l’adeguamento e il miglioramento di strade agro-silvo-pastorali ad uso collettivo già esistenti, compresa la messa in sicurezza e l’adeguamento agli standard previsti dalle classi di transitabilità I e II relativamente alla larghezza della carreggiata e alla pendenza e per la realizzazione di nuove infrastrutture».
Il provvedimento si applica nei comuni di collina ricompresi nei territori delle Comunità montane e nei comuni di montagna. Gli interventi relativi alle infrastrutture viarie rientrano nei Piani Vasp (Viabilità agro-silvo-pastorale) approvati. La realizzazione, l’adeguamento e il miglioramento di strade agro-silvo-pastorali possono essere effettuati da enti pubblici, enti di diritto pubblico e consorzi forestali. I gestori privati possono realizzare solo interventi di adeguamento e miglioramento.
«I progetti sono stati valutati in base ai requisiti qualitativi degli interventi richiesti e al livello di progettazione. La montagna – conclude Rolfi – ha bisogno di interventi mirati per renderla più fruibile anche in chiave di prevenzione idrogeologica».
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