La Civica di Casciago: “Per questa maggioranza è meglio attaccare l’avversario che rispondere”
Controreplica del gruppo di minoranza casciaghese de La Civica all'intervento del primo cittadino Mirko Reto in risposta all'ex sindaco Andrea Zanotti, un botta e risposta giunto alla terza puntata
Controreplica del gruppo di minoranza casciaghese de La Civica all’intervento del primo cittadino Mirko Reto in risposta all’ex sindaco Andrea Zanotti, un botta e risposta giunto alla terza puntata
Avevamo già deciso di non replicare alla ennesima esternazione che il sindaco avrebbe, sicuramente, dato alle stampe e divulgato attraverso i suoi canali sui social.
Avevamo deciso così prima di leggerlo, poiché questa volta ha decisamente passato il segno ci vediamo obbligati a replicare.
Lasciamo ai lettori ogni valutazione.
Perché ogni volta che si critica la maggioranza contestando fatti e decisioni amministrative, anziché controbattere è decisamente meglio buttarla sul personale, così si distoglie l’attenzione dalle questioni “reali” che interessano i cittadini e che, si sa, possono generare dissenso.
Perché si attacca l’ex sindaco dichiarando che si è dimenticato quanto previsto dal regolamento del Consiglio dopo averlo presieduto per 10 anni, quando invece bisognerebbe ammettere aver consapevolmente disatteso, soprattutto se in sede di dichiarazione di voto, ha fatto proprio quello che imputa al consigliere Zanotti, magari dopo aver tolto la parola al proprio capogruppo, intervenendo con proclami di mera propaganda, senza consentire alla minoranza di replicare. Evidentemente si crede di essere sempre in perenne campagna elettorale.
O ancora perché non vantarsi di stare “governando” un Comune ereditato ad un passo dal “dissesto finanziario”, ben sapendo che vi è un documento ufficiale redatto nel mese di agosto del 2019 e firmato dal Primo cittadino, in cui in più parti si precisa che non vi è alcun dissesto né si è mai reso necessario ricorrere a procedure di riequilibrio. Oppure fare riferimento ad omesse manutenzioni riferite a un periodo in cui il “governo” era presieduto da altri’, o dimenticandosi che da più di un anno si amministra il comune e quindi forse qualche responsabilità, magari piccola, la si ha.
E se qualcuno dovesse obiettare che la Giunta non è un Governo, che i comuni si amministrano e che i consigli comunali approvano delibere non leggi? Li si liquida velocemente rifacendosi al buon senso, e poi certi termini sono mere questioni tecniche.
Approv.-Relazione-Inizio-Mandato
Ma forse in politica è come in amore, tutto è concesso. O no?
Se dovessimo ritenere che sarebbe un bene essere seguiti come esempio, anche se si può fare sempre di meglio soprattutto quando si hanno a disposizioni risorse a pioggia e a fondo perduto, potremmo muoverci per attivare i campi estivi per tutte quelle famiglie che non hanno più ferie a disposizione e non sanno dove lasciare i figli?
La comunità non può attendere, i campi estivi anche se le risorse in bilancio sarebbero recuperabili, e pur essendo in arrivo i contributi dello Stato, richiedono un impegno di organizzazione più articolato.
No, sarebbe meglio usare dedicarsi a spendere i fondi regionali (dati a tutti comuni della Lombardia, non sulla base di progetti) per potare le siepi e tagliare alberi.
Il dibattito politico lo si può fare in molti modi e in molti luoghi, ma quando si ha un contraddittore, se non si ammettono posizioni discordanti e si reagisce in modo stizzito e rancoroso a un semplice voto contrario, motivato e argomentato, può voler dire che non si è certi del proprio operato?
Allora meglio attaccare l’avversario, politico ovviamente, incalzandolo e imponendo allo stesso quando come e dove destinare delle somme dovute- anzi subordinandone il pagamento all’indicazione di un beneficiario- per legge e non importa se in sede di Consiglio l’interessato aveva già detto che ognuno è libero di fare beneficenza come vuole, a chi vuole e in modo anonimo, senza sbandierarlo sui giornali.
Ma non è un fatto rilevante che la civica si sia presentata alle elezioni raccogliendo quasi il 50%, dei voti dei cittadini di Casciago (con uno scarto di 88 preferenze rispetto alla maggioranza attuale) che hanno confermato la fiducia ad una squadra, a un sindaco uscente e a un programma? Forse, no. Quello era il passato meglio concentrarsi sul futuro. Sereni nello spirito e nella coscienza, continuare a credere nelle idee e nei progetti che abbiamo portato avanti fino ad oggi e questo è il nostro obiettivo. Giusto?
Un saluto sempre con il sorriso sulle labbra
La Civica
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