L’asilo di Inarzo si trasferisce nell’ex scuola elementare
Grazie a 150 mila euro della Regione Lombardia, lo stabile che si trova dietro il Comune verrà ristrutturato e potrà ospitare i 70 bambini che arrivano da ogni parte della provincia
Una nuova sede per l’asilo del paese. Un asilo che offre un servizio molto apprezzato e che ha adottato il metodo pedagogico “reggiano”, il Reggio Emilia Approach, un approccio educativo particolare, nato all’inizio degli anni ’60 e ora studiato in tutto il mondo. Come spesso accade il tam tam dei genitori ha fatto sì che oggi la scuola dell’infanzia di Inarzo abbia oltre settanta iscritti, ma è arrivato ad averne anche cento. L’edificio che la ospita è in centro paese ma presto avrà una sede nuova, come spiega il sindaco Fabrizio Montonati: «La Regione ha stanziato 150 mila euro per questo progetto. Merito di Emanuele Monti cui abbiamo raccontato cosa avremmo voluto fare per i bambini che frequentano l’asilo e lui ha deciso di aiutarci».
L’asilo “Ugo Bossi” verrà quindi trasferito nella ex scuola elementare che si trova dietro il Comune e che oggi ospita la sala del consiglio, la biblioteca, il centro ricreativo, qualche associazione. «C’è anche una piccola palestra – spiega ancora il sindaco – Questi servizi verrano spostati nello stabile di via Papa Giovanni XXIII 1, dove oggi c’è la scuola dell’infanzia. I bambini invece avranno finalmente una scuola “vera” a disposizione, con aule e spazi adeguati.
La scuola elementare di Inarzo è rimasta attiva fino al 1996 poi, a causa della mancanza di alunni, si è decisa la fusione con quella di Cazzago Brabbia. Da allora l’edificio è diventato una sorta di centro polivalente. Ora però tornerà alla sua funzione originaria.
«Abbiamo colto al volo l’occasione che ci è stata offerta: il finanziamento della Regione ci permetteranno di portare a conclusione un progetto che con i soldi del nostro bilancio comunale non saremmo mai riusciti a realizzare. Abbiamo già provveduto a sistemare gli infissi della ex scuola, ora potremmo proseguire le opere di riqualificazione.
Il progetto era nel nostro programma elettorale, così come quello di realizzare un marciapiede in via san Francesco: a fine settembre i lavori saranno conclusi e finalmente quella strada, che conduce al raccordo con la ciclabile, sarà più sicura»
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