L’Unione Ciclistica Internazionale in visita a Varese: al vaglio la candidatura per i Mondiali

Tempi sempre più stretti per chi dovrà organizzare la manifestazione iridata nella settimana del 27 settembre, dopo la rinuncia svizzera. Giovedì 27 la "Binda" - con Comune e Camera di Commercio - ospiterà i delegati dell'UCI e farà le sue proposte

gara uomini mondiale ciclismo varese 2008

La possibilità – inattesa e per certi versi incredibile – di ospitare in extremis a Varese l’edizione 2020 dei Mondiali di ciclismo si fa un po’ più concreta, anche se per il momento rimane una ipotesi. Nella giornata di domani – giovedì 27 agosto – la Società Ciclistica Alfredo Binda (ovvero il club che si è fatto carico della richiesta e che ha già svolto questo ruolo nel 2008) riceverà la visita di alcuni delegati dell’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale.

Il loro arrivo – dovrebbe avvenire nel pomeriggio – va considerato un passo avanti in una vicenda che ha tempi ristrettissimi: la settimana iridata è in programma tra il 20 e il 27 settembre e solo il 12 agosto scorso è stata ufficializzata la rinuncia di Aigle-Martigny per via delle misure restrittive adottate dalla Svizzera in tema di prevenzione del coronavirus.

Oltre a Varese sono diverse le città che hanno, così, avanzato una richiesta all’UCI per ospitare una rassegna di cui ad oggi non è ancora noto il numero di gare (sicure le due su strada, maschile e femminile, probabili le rispettive cronometro, molto meno possibili le prove under 23 e juniores). Tra le candidature italiane le due prese in considerazione oltre a quella della “Binda” paiono essere quella di Imola – che ha nell’autodromo il punto di forza a livello logistico – e quella toscana di Valdera-Peccioli, località dove l’UCI ha svolto una visita analoga a quella di domani a Varese. Anche all’estero, intanto, alcune città si sono fatte avanti per avanzare la propria proposta: a meno di un mese dal via quindi, tutto è ancora da decidere e fare ipotesi è ancora molto complicato.

Nel corso dell’incontro, al quale parteciperanno rappresentanti di Comune e Camera di Commercio, si parlerà delle (tante) questioni organizzative: dal possibile tracciato di gara al posizionamento delle strutture, dalla ricettività alberghiera alle eventuali modifiche viabilistiche e così via. La “Binda” può muovere alcune pedine importanti: l’allestimento annuale della Tre Valli (o del Trittico dello scorso 3 agosto), i buoni rapporti con l’UCI (cementati anche dal Mondiale Granfondo 2018) e con la RAI, la possibilità di percorsi selettivi e naturalmente l’organizzazione dei Mondiali 2008. Se però si giocasse un’asta al rialzo tutto ciò potrebbe non servire, poiché né la “Binda” né la città hanno alle spalle un magnate pronto ad aprire il portafoglio senza limiti (come, invece, potrebbe accadere all’estero).

Il patron Renzo Oldani e i suoi collaboratori dovrebbero proporre all’UCI un tracciato di gara simile a quello del 2008 – per le prove in linea – e quindi con le due salite del Montello e dei Ronchi a fare selezione e a rispettare le indicazioni che parlano di un percorso “collinare o montuoso”. Impossibile che l’arrivo sia posizionato sulla retta d’arrivo delle Bettole come nel 1951 e nel 2008 quando la pista di galoppo venne asfaltata: si potrebbe però usare viale Ippodromo così come viale Europa, contando anche le tante necessità di spazio che hanno le strutture organizzative e quelle televisive. Giovedì sera, presumibilmente, non ci sarà alcun verdetto, ma gente esperta come quella della “Binda” potrà fiutare l’aria che tira in seno all’UCI.

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Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 26 Agosto 2020
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  1. Avatar
    Scritto da Giovy Milano

    Follia e ignoranza allo stato puro.Viviamo in una zona miracolosamente tra le meno colpite della lombardia e troviamo il modo di farci del male seguendo la pressioni di qualche associazione imprenditoriale, di qualche ingenuo ottuso o di qualche politico improvvisato.Si levi alta la protesta per questa iniziativa senza senso che porterebbe migliaia di persone dai paesi più contagiati mettendo inutilmente a rischio la popolazione che ha dato prova in questi mesi di una virtuosa lungimiranza che questi organizzatori dovrebbero imitare !

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