Openjobmetis, superscoppola in Supercoppa contro una Milano gigantesca

Trentatré punti di scarto a favore dell'Olimpia in una Masnago deserta. Troppo il divario di forma e di qualità tra le due squadre, ma Varese si è arresa troppo presto

Supercoppa: Openjobmetis Varese - EA7 Milano 77-110

Più ricca, più lunga, più forte, più avanti con la preparazione: Milano – la corazzata del basket italiano – conferma il pronostico della vigilia e dopo aver dato 30 punti di distacco a Cantù, ne rifila ben 33 alla Openjombetis, nel deserto di Masnago (77-110). Il match, valido per la Supercoppa Italiana, non ha storia: la squadra di Caja è stata doppiata nel primo quarto (16-32) e non è praticamente mai tornata sotto salvo uno sprazzo nel secondo periodo con Scola a trascinare i suoi sul -12.

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Difficile, in questo momento, affrontare l’AX Exchange che – oltre a tutto – è stato il primo team ad allenarsi al completo, dribblando al meglio i problemi dovuti a viaggi e quarantene. E si vede: la squadra di Messina è sembrata già molto avanti nell’arte di passarsi la palla, nel trovare l’uomo libero o quello in vantaggio sul difensore. E contro una squadra come Varese, che in un certo senso “sfida” al tiro gli avversari in mezzo alla selva dei cambi difensivi, gli ospiti hanno veleggiato segnando da 3 punti con il 60,7%. Una cannoneggiata alla quale la Openjobmetis non ha mai saputo opporsi.

Ovviamente, non è questo il match per giudicare la nuova Varese né per affibiare giudizi prematuri a Ferrero e compagni. Ci preme però dire una cosa: 33 punti, presi in questa maniera, sono ugualmente troppi. L’esempio lo ha dato Luis Scola, il migliore con Morse, l’unico a non arrendersi davvero mai: ecco, dai più giovani compagni ci saremmo aspettati qualche stimolo in più, qualche spintone, qualche faccia tosta. Almeno per far percepire la presenza di un’avversaria in campo. Invece volti mogi, preoccupati, battuti fin da subito. Non si sarebbe vinto ugualmente – non siamo matti a pensare in un improbabile capolavoro di questi tempi – ma ci saremmo tolti qualche sfizio.

Dopo due partite, Milano pare già regina del girone A di Supercoppa, anche se deve ancora affrontare l’avversaria più quotata, quella Brescia (però molto incompleta) a cui farà visita la Openjobmetis nella serata di martedì. Palla a due in quel caso alle 19,30: un match dal quale potranno arrivare alcune indicazioni migliori di questo esordio nel quale i due play sono apparsi in difficoltà, Douglas è sembrato in (ovvio) ritardo di condizione e le ali hanno faticato a lungo. Detto di Scola, una parola su Morse, ferreo a rimbalzo d’attacco: in una partita con pochi spunti, la sua prestazione è risultata la sorpresa bella.

Supercoppa: Openjobmetis Varese - EA7 Milano 77-110

PALLA A DUE

Ha fatto una gran spesa anche tra gli italiani, ma Milano presenta un quintetto base tutto straniero, con Punter e Delaney che si prendono i due ruoli tra le guardie. Caja dà subito spazio a Jakovics in “numero 2” visto che Douglas è il meno allenato della squadra; per il resto tutto come previsto con Ruzzier in regia, Strautins e Andersson ali e l’ex Scola in area. Messina ha 15 uomini per 12 posti: gli esclusi a questo giro sono Tarczewski, Rodriguez e Micov.

Caja: “Scoraggiati dalle percentuali di Milano”. Scola brilla, Morse sorprende

LA PARTITA

L’inaugurazione della serata è una tripla di Strautins, ma quella dell’italo-baltico resterà una prodezza isolata per molti minuti. Milano è subito torrida da 3 punti, con l’accoppiata Punter-Delaney subito decisiva e con Shields a suo agio in avvicinamento. Neppure Scola sembra ambientarsi: 2 punti e tanti errori, con Datome a chiudere il quarto da campione, 16-32.
A zoppicare è soprattutto la regia, con Ruzzier e De Nicolao che pagano lo scotto dell’avversaria di lusso. Stavolta però Scola c’è e per 5′ tiene da solo in scacco Milano, segnando 11 punti in un amen, pure in faccia a un califfo come Hines. Varese rientra a -12 ma non riesce a mantenersi in quella posizione nonostante il volenteroso Morse: Punter è l’uomo in più, Datome non sbaglia nulla e a metà gara è 41-59.

Che non sarebbe neppure malissimo se al rientro dalla pausa lunga la Openjobmetis non si facesse divorare da un’Olimpia molto più affamata. Due o tre palle gettate al vento, un timeout subito speso da Caja e una divario via via più ampio con Varese subito in bonus e Milano implacabile anche dalla lunetta. Roll è un emblema: gli basta posizionarsi, la palla va da lui e i suoi tiri non perdonano (60-91).

Supercoppa: Openjobmetis Varese - EA7 Milano 77-110

IL FINALE

Un altro meritevole di menzione è Moraschini, che sfrutta i minuti per fare danno nell’area biancorossa e completare l’opera dalla lunetta. Nel cuore dell’ultimo periodo Varese ha la forza di muovere un po’ meglio il punteggio con Strautins, Douglas e il solito Scola. Piccola menzione – per rimbalzi e difesa – per Andersson, ma è poca roba. E nel finale sfumano le speranze di restare sotto i 30 punti, perché LeDay vuole farsi notare e, pur con un po’ di confusione, spinge Milano sino al 77-110.

OPENJOBMETIS VARESE – AX EXCHANGE MILANO 77-110
(16-32; 41-59; 60-91)

VARESE: Ruzzier 5 (1-3, 0-1), Jakovics 10 (2-2, 1-4), Strautins 9 (2-5, 1-5), Andersson 2 (1-1), Scola 21 (8-13, 1-3); Morse 11 (2-4), De Nicolao, De Vico 4 (2-2, 0-2), Ferrero 6 (0-5, 2-4), Douglas 9 (2-3, 1-4). Ne: Librizzi, Van Velsen. All. Caja.
MILANO: Delaney 13 (2-3, 2-4), Punter 19 (2-4, 4-7), Shields 10 (4-7, 0-2), Brooks 3 (0-1, 1-2), Hines 6 (3-6); LeDay 10 (2-6), Moretti 6 (2-2 da 3), Moraschini 17 (2-3 da 3), Roll 12 (0-1, 4-5), Cinciarini 2 (0-1 da 3), Datome 12 (2-2, 2-2). Ne: Biligha. All. Messina.
ARBITRI: Vicino, Bongiorni, Galasso.
NOTE. Da 2: V 20-38, M 15-30. Da 3: V 6-23, M 17-28. Tl: V 19-24, M 29-30. Rimbalzi: V 31 (13 off., Morse, Andersson 6), M 32 (8 off., LeDay 7). Assist: V 16 (De Nicolao, Ruzzier 3), M 22 (Delaney, Hines 4). Perse: V 18 (De Nicolao 4), M 12 (LeDay 7). Recuperate: V 8 (Scola, Andersson, Douglas 2), M 11 (Punter, Delaney 3). Usc. 5 falli: Moretti. Gara a porte chiuse.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Agosto 2020
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