“Corro bene con la pioggia e con il sole”. Izagirre fulmina il gruppo in discesa

Dalle valli basche al diluvio di Varese, il corridore dell'Astana sfrutta al meglio le sue doti di abilità in condizioni ambientali critiche. "Una gara stupenda"

Ciclismo 2020

«Per me è sempre uguale, correre con la pioggia o con il sole». Da figlio dei piovosi Paesi Baschi, da crossista che corre anche in inverno, Gorka Izagirre è abituato ai cambi repentini di tempo. E questo (ri)inizio di stagione ha visto davvero in due giorni gli estremi: dai 40 gradi torridi delle Strade Bianche di Siena ai 20 gradi e alla pioggia battente del Grande Trittico di Lombardia.

Le strette valli basche, con paesi e cittadine strette nel fondovalle e circondate dai boschi possono ricordare le valli varesine, il Piccolo Stelvio come le ripide strade che salgono da Ormaiztegi, il paese di origine di Izagirre.

Da crossista e gran discesista, ha trovato nelle strade bagnate terreno ideale: «Una gara stupenda, sono contento di questa vittoria in quest’anno difficile», costruita tutta all’ultimo giro. «Temevo un po’ l’ultimo strappettino qua» ha confessato. Anche perché alle sue spalle aveva molti dei big attesissimi, Vincenzo Nibali, lo scaltro Van Avermaet, l’enigamtico Kwiatkowski.

E invece il corridore dell’Astana prima ha scelto il momento giusto nel tratto in discesa, poi si è goduto la passerella finale su via Sacco. E la sua squadra si è portata a casa anche il secondo posto, con il conterraneo (di Izagirre) Alexander Aramburu. Ottimo risultato per il dg  Stefano Zanini, che da varesino avrà saputo dare indicazioni ai suoi: «Ci siamo visti in albergo, ce ne ha parlato» si limita a dire Izagirre).

Il belga Greg Van Avermaet, al termine di una corsa dura con clima da Fiandre, è comunque soddisfatto di questo «terzo posto dopo una Strade Bianche durissima», un rodaggio in vista della anomala Milano-Sanremo estiva.

Ciclismo 2020

Il tempo inclemente è stata una bella croce per molti, con il gruppo ridotto a cinquantun corridori al traguardo su centoquaranta e passa partiti da Legnano. Una giornata – sottolinea Renzo Oldani della SC Binda – doppiamente difficile per gli organizzatori, «che hanno dovuto affrontare prima questa emergenza Covid, poi il tempo» che ha purtroppo privato la gara di molta della copertura televisiva. «Avevamo previsto un aereo anziché un secondo elicottero, per migliorare le immagini, ma ha incontrato una tempesta di ghiaccio ed è dovuto rientrare».

Gorka Izagirre intanto si gode la giornata (si godrà la doccia calda, prima di tutto) e pensa ai prossimi obbiettivi: «Milano-Torino e Milano-Sanremo», poi Tour, campionato spagnolo, «la Vuelta vediamo». Concede qualche parola in più sulla Sanremo: «Ha cambiato percorso, sarà più duro degli anni scorsi». Si passa dalle Langhe, il Col di Nava prima di Poggio e Cipressa. Anche le boscose valli dell’Appennino tra Piemonte e Liguria ricordano un po’ i Paesi Baschi: chissà che non porti fortuna.

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Pubblicato il 03 Agosto 2020
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Grande Trittico Lombardo – Vittoria di Izagirre 4 di 22

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