Tua Saronno: “Che fine ha fatto la ciclometropolitana saronnese?”

Nota di Tu@ Saronno, che si interroga sullo stato di avanzamento del progetto denominato "ciclo-metropolitana saronnese" 

Generico 2018

Nota di Tu@ Saronno, che si interroga sullo stato di avanzamento del progetto denominato “ciclo-metropolitana saronnese” 

Siamo stati anche noi tra i lettori della lunga lettera – peraltro pubblicata sulla pagina Facebook del Comune in piena campagna elettorale, cosa che non è esattamente segnale di fair play – in cui il sindaco Alessandro Fagioli traccia il bilancio della propria amministrazione. Tra le cose “fatte” mette anche la Ciclometropolitana saronnese. Peccato che a Saronno questo progetto, per quanto riguarda le piste ciclabili, non sia stato al momento nemmeno iniziato.

Facciamo un passo indietro e torniamo al 2017, quando l’amministrazione Fagioli, con una serata all’Aldo Moro, presenta il progetto che non riguarda solo Saronno ma anche altri 11 comuni. Strategia volta a ottenere i fondi ministeriali per circa 2 milioni di euro da spendere in diversi interventi sul territorio. A Saronno l’intervento in questione è caratterizzato in massima parte da una pista ciclabile sulla ex-Saronno Seregno. Si tratta di un progetto ideato nel 2012 nel corso dell’amministrazione Porro, sostenuto da un comitato e da una raccolta firme che supera, tra quelle cartacee e quelle online, quota 3000. Nel 2015 viene siglato un protocollo d’intesa tra i comuni di Saronno, Solaro e Ceriano Laghetto e tra i Parchi Lura e Groane per la realizzazione di questo percorso ciclabile: una greenway in quota pensata per collegare i tre comuni e i parchi che orbitano al loro territorio, con l’obiettivo un domani di scavalcare la ferrovia Saronno – Milano.

L’amministrazione Fagioli eredita il progetto ma vuole realizzarlo con una profonda e snaturante modifica che prevede l’abbattimento degli storici ponti in mattoni della ex-Saronno Seregno, proponendo una pista ciclabile in piano, anziché rialzata. Le proteste contro questa nuova visione – che aprirebbe addirittura a un passaggio per le auto nella greenway, come da dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza, poi parzialmente ritrattate – sono veementi e così, dopo manifestazioni e addirittura un consiglio comunale aperto organizzato con la raccolta di centinaia di firme da parte dei cittadini, il progetto viene bloccato con un’ordinanza della Sopraintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio, che vincola i ponticelli fermando i lavori. Il segmento saronnese, quindi, non può essere realizzato.

L’amministrazione allora decide di declinare il termine Ciclometropolitana – da quello che abbiamo inteso – su qualsiasi altro progetto possa riguardare la mobilità o le piste ciclabili: si parla di un collegamento in via Roma con Solaro, di una pista che passi nella zona industriale verso Caronno, del rifacimento del sottopassaggio pedonale del cimitero e più in generale di “percorsi casa-scuola, per il miglioramento della sicurezza dei pedoni, soprattutto intorno alle scuole per incentivare genitori e nonni ad accompagnare a piedi i bambini” (testuale). Lodevole iniziativa, quest’ultima, che però ha poco a che vedere con una Ciclometropolitana.

Questa è, al momento, la situazione di questo progetto dal quale i ciclisti non hanno avuto, per quanto ne sappiamo, nemmeno un metro di nuove piste ciclabili, eccezion fatta per il completamento della rotonda del Decathlon (intervento iniziato con l’amministrazione Porro). Chi usa la bicicletta a Saronno per gli spostamenti abituali senz’altro se n’è accorto.

Ora, come possa il sindaco Fagioli dare per “fatta” la Ciclometropolitana saronnese per noi resta un mistero che forse avrà la bontà di voler fugare. Per quanto riguarda la nostra proposta per i prossimi 5 anni, sicuramente riproporremo la realizzazione del progetto di una ciclabile sulla ex-Saronno Seregno e soprattutto lavoreremo con la città per un piano di ciclabilità comunale superiore, sulla scorta della Bicipolitana di Pesaro (primo esempio italiano di una rete “metropolitana” di piste ciclabili), nell’ottica di quel Biciplan di cui le amministrazioni comunali sono obbligate a dotarsi come da legge n°2 del 2018 (ovvero la legge quadro sulla mobilità ciclistica in Italia).

Nello SPECIALE ELETTORALE DI VARESENEWS trovate tutti i candidati consiglieri, i loghi e le foto dei candidati sindaco.

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Pubblicato il 25 Agosto 2020
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