Il turismo svizzero dimezzato dal Covid: -47% nella prima metà del 2020
La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1% mentre quella interna ha una contrazione del 32,4%
Nel primo semestre del 2020 il settore alberghiero ha registrato 9,9 milioni di pernottamenti in Svizzera, ossia una diminuzione pari al 47,5% (–8,9 milioni di pernottamenti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La domanda degli ospiti stranieri presenta un calo del 60,1% (–6,1 milioni), registrando un totale di 4,1 milioni di pernottamenti. La domanda interna, dal canto suo, ha generato 5,8 milioni di pernottamenti, pari a una contrazione del 32,4% (–2,8 milioni).
A spiegare il bilancio negativo è il contesto straordinario legato alla Covid-19. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Nel dettaglio l’istuto fotografa una situazione che era partita bene ad inizio anno: in gennaio e febbraio 2020 è stato registrato un aumento di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal mese di marzo la domanda osservata è stata nettamente negativa. La contrazione maggiore è stata raggiunta in aprile (–92,4%; –2,5 milioni di pernottamenti).
«Timido» miglioramento della domanda in giugno
In giugno, con l’ulteriore allentamento dei provvedimenti di lotta contro la Covid-19 a partire dal 6 del mese e con la revoca delle restrizioni di ingresso in Svizzera per tutti gli Stati Schengen a partire dal 15, il totale dei pernottamenti si è attestato a 1,4 milioni di unità, registrando una flessione del 62,0% (–2,4 milioni) rispetto a giugno 2019. Il calo della domanda indigena ha raggiunto il 24,7% (–384 000), che rappresenta la percentuale meno elevata dal mese di marzo. La clientela straniera, dal canto suo, ha contribuito con 274 000 pernottamenti (–87,8%; –2,0 milioni). Le tredici regioni turistiche hanno segnato forti flessioni, tranne quelle del Ticino (–32,6%; –87 000), dei Grigioni (–34,9%; –123 000), del Giura & Tre Laghi (–35,1%; –21 000) e della Svizzera orientale (–37,6%; –72 000), che hanno presentato una diminuzione relativa inferiore al 40%.
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