“Votato in consiglio uno sconto Tari che rimane dopo il lockdown”

Il comune di Varese, dopo l voto favorevole, entra nei particolari del provvedimento e sottolinea come non si fermi ai mesi della quarantena, ma lasci strascichi di risparmio anche nel futuro

Chiude Frette, apre Celio

Il Consiglio comunale ieri sera ha approvato la riduzione della Tari per le attività che sono state chiuse durante il lockdown, ma non solo: il documento prevede degli sconti a regime che rimarranno stabili anche oltre il 2020 per tutte le utenze non domestiche, anche quelle che sono rimaste sempre aperte.

Gli sconti si rivolgono a bar, ristoranti, alberghi, cinema e teatri, e ancora imprese, negozi e pubblici esercizi, attività artigiane e altro. La misura era contenuta in una delibera di giunta realizzata con il  lavoro delle assessore Cristina Buzzetti e Ivana Perusin.

«Siamo particolarmente soddisfatte del voto del consiglio comunale – affermano le assessore Buzzetti e Perusin – perchè siamo di fronte ad una importante manovra realizzata in un periodo non facile per il nostro Paese alle prese con una delle più grandi pandemie della storia. Questa misura di riduzione della Tari è stata possibile soprattutto grazie ad un lavoro continuo che stiamo portando avanti sull’efficientamento dei costi complessivi del servizio. In questo modo siamo in grado di dare una mano concreta alle aziende e alle attività commerciali senza gravare sulle utenze domestiche».

ECCO QUANTO RISPARMIANO I NEGOZI (SECONDO UNA SIMULAZIONE DEL COMUNE)

Per chiarire la manovra, il comune ha simulato le variazioni di costo per alcune attività economiche “standard”: nel caso di un ristorante, pizzeria o trattoria di circa 300 metri quadri di superficie, per esempio, si passa da una bolletta di 8527 euro all’anno nel 2016 ad una di 6681 con uno sconto sulla tariffa di 1846 euro, con una riduzione di oltre il 21%. Un negozio di abbigliamento di 1320 metri quadrati di superficie passa invece dagli 8392 euro all’anno del 2016 ai 6463 euro nel 2020 con una riduzione di oltre il 22%. Se invece si prende il caso di un albergo senza ristorante, con circa 1502 metri quadrati di superficie, la tariffa beneficerà di uno sconto del 15%.

In caso di bar, caffè e pasticcerie, l’esempio è quello di un locale di 215 mq: in questo caso la bolletta passa dai 4093 euro del 2016 ai 3.387 euro del 2020, mentre per il caso di un negozio di abbigliamento, calzature o altri negozi di piccola dimensione, con circa 150 mq di superficie, il risparmio in bolletta sarà di quasi il 23 %, con una riduzione che passa dai 960 euro del 2016 ai 739 euro.

«Come si può vedere dai numeri e dagli esempi parliamo di una manovra concreta – Commenta il sindaco Davide Galimberti – che aiuterà in modo deciso le attività economiche della città, a partire dal quelle più colpite dalla emergenza sanitaria. Con questa delibera approvata dal consiglio comunale l’amministrazione si impegna a fornire sostegno realee continuativo al mondo produttivo ed economico. Non proclami dunque, ma reali e concreti sconti in bolletta. Tutto questo in linea con quanto abbiamo fatto negli anni precedenti in cui abbiamo iniziato a diminuire il peso della Tari per le attività produttive e commerciali di Varese. Prima del nostro arrivo invece, per queste categorie la tassa sui rifiuti era tra le più alte del Paese, mentre dal 2017 ad oggi si è ridotta progressivamente allineandosi alle richieste delle aziende».

di
Pubblicato il 25 Settembre 2020
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Avatar
    Scritto da carlo196

    Benissimo lo sconto TARI per certe categorie ma sarebbe ora di mandare alle famiglie i modelli F24 per il pagamento che quest’anno è in ritardo. A causa del coronavirus tantissimi pagamenti sono stati spostati anche per chi non aveva nessun problema a pagarli alla scadenza normale tipo pensionati e dipendenti pubblici che non hanno subito nessuna perdita legata al loro stato.
    Andrà a finire che in un solo mese si concentreranno imposte e tasse varie tipo bollo auto (come nel mio caso da aprile prorogato fino a fine ottobre e a cui si sommerà quello dell’auto di mio figlio che scade il prossimo mese) e appunto la TARI.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.