Ingressi scaglionati e corse “a incastro”: così si affronta il nodo trasporti a Gallarate

Gli istituti superiori e le aziende di trasporto, extraurbane e urbane, hanno dovuto far combaciare fasce orarie ed esigenze specifiche. Lo scenario è definito, anche se mancano ancora gli orari urbani

gallarate generico

Il nodo dei trasporti degli studenti rimane una delle incognite del rientro a scuola, per la complessità di “incastrare” i diversi tasselli: le norme definite via via dal governo (ultima revisione: solo pochi giorni fa), gli orari delle scuole, quelli degli autobus extraurbani, quelli dei “pullman”, come vengono chiamati a Gallarate gli autobus urbani (foto busbusnet.com).

Il piano è stato studiato e concordato tra le aziende di trasporti e la dirigenza degli istituti. «Dovremmo riuscire a superare questa fase critica senza grossi problemi» dice Francesco Servidio, direttore di esercizio del settore trasporti di Amsc, che si occupa delle linee urbane che collegano l’hub della stazione Fs (più stazione degli autobus extraurbani) con gli istituti, il Gadda-Rosselli, le sedi cittadine dell’Isis Ponti, i licei di viale dei Tigli.

«Sabato scorso ho chiuso gli incontri con le varie scuole» dice Servidio. «Stiamo organizzando le corse per andare a sopperire al meglio, secondo i tempi di entrata e uscita che le scuole hanno comunicato».

Il punto è che gli autobus non possono operare a piena capacità, possono arrivare solo all’80% della capienza: una riduzione sostanziale, visto che spesso – negli anni passati – viaggiavano stracarichi. Di base, la risposta fondamentale concertata da aziende di trasporto e scuole è stata l’idea degli orari di entrata e uscita scaglionati, con un range ampio per permettere agli autobus di effettuare il “giro”, cioè di tornare a coprire la tratta con una seconda corsa. Esempio: prima corsa da Lonate Pozzolo a Gallarate, rientro da Gallarate a Lonate e poi seconda corsa Lonate-Gallarate. Allo stesso modo per un “pullman” che fa Stazione-Licei, torna in stazione ed effettua una seconda corsa Stazione-Licei.

Le scuole hanno appunto regolato gli orari anche in base a questa esigenze. Ma partendo invece dalle specificità delle singole scuole, affidate ai dirigenti Nicoletta Danese (licei), Giuseppe Martino (Is Ponti), Vito Ilacqua (Falcone) e Pietro Bosello (Gadda-Rosselli).

Ad esempio: in una scuola tecnica come il Ponti o per alcuni corsi dell’Is Falcone (come l’alberghiero) la presenza fisica degli studenti è costitutiva. «Abbiamo fortemente differenziato gli orari di entrata e uscita» spiega ad esempio il professor Antonio Perrucci dell’Isis Ponti, al lavoro insieme al dirigente Giuseppe Martino. Nella pratica significa due fasce orario d’ingresso e due corrispondenti fasce di uscita: «Alle 8 entrano le prime e le seconde, mentre alle 9.40 entrano le classi successive. Le uscite sono poi differenziate dopo le sei ore scolastiche di 50 minuti», quindi intorno alle 14 e alle 15.30.

Lo scenario ai licei è un po’ diverso: «Il 60% dell’attività curriculare è in presenza, il 40% online» spiega la dirifente Nicoletta Danese. Ai licei ci saranno ogni giorno 750 studenti, mentre – a rotazione – gli altri lavoreranno online. Questo ha consentito di mantenere in viale dei Tigli una fascia di entrata unica, alle 8 del mattino. «È stato un lavoro molto complesso e ringrazio tutti, i colleghi, le società, il Comune e la Provincia».

Diversa dagli altri istituti è la situazione del Falcone, che ha molti studenti che vengono anche da lontano, ma che ha il vantaggio di essere vicino alla stazione e di non aver bisogno dentro la città. La scuola ha diviso gli studenti in due grande fasce di lavoro:  8-13 e 13.20-18.20, oltre a una quota di Didattica a distanza. «Per i più giovani abbiamo cercato di evitare il più possibile i pomeriggi per evitare il rientro in tarda sera» dice il dirigente Vito Ilacqua. Le classi prime vengono solo al mattino»

Gallarate è la città con il maggior pendolarismo nelle scuole superiori (2496 ragazzi e ragazze, dato 2019) e ha bisogno anche di una quota di collegamenti interni alla città, oltre a quelli che entrano “da fuori”: vero che molto attrattivo è l’Is Falcone, che è di fianco alla stazione e non richiede ulteriori collegamenti urbani, ma anche gli altri tre istituti hanno centinaia di studenti che vengono dai dintorni.

Sul versante dei trasporti cittadini Amsc prevede dunque l’impegno di tredici autobus, «Ottanta posti per ogni corsa, circa mille posti per ogni passaggio» spiega ancora il direttore d’esercizio Servizio Francesco Servidio. Quattro autobus dovrebbero garantire il servizio sui licei per l’entrata, tre per i turni d’uscita. Al Gadda Rosselli se ne useranno «due o tre per ogni turno di entrata», altrettanti al Ponti.
 Verifiche sono state fatte poi per i passaggi delle linee ordinarie dalle scuole medie di Cedrate di via Tommaseo, delle “Ponti” in via Confalonieri, e delle “Gerolamo Cardano” in via Checchi.

Lo scenario è comunque inedito e dovrà passare dalla prova dei fatti, a Gallarate e non solo: ad oggi per esempio nessuno sa esattamente quanto aumenterà il traffico veicolare privato in generale e nei dintorni delle scuole, se non si creeranno ingorghi con allungamenti dei tempi di percorrenza delle linee ordinarie (è un quesito che molte aziende di trasporto si pongono, per le linee di autobus e tram). «Sulla carta dovrebbe essere a posto, nella realtà verificheremo come andrà» dicono da Amsc.

E gli orari specifici? Per ora non sono ancora online: «Stiamo risolvendo gli ultimi problemi di organizzazione interna, li pubblicheremo giovedì sera o venerdì mattina». Fa da riferimento la pagina ufficiale sul sito Amsc, che sarà – appunto – aggiornata nei prossimi giorni, in tempo con la ripresa “canonica” (anche se alcuni studenti stanno già andando a scuola dai primi di settembre).

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 09 Settembre 2020
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