La Giunta decide lo sconto sulla Tari alle attività di Varese rimaste chiuse durante il lockdown

La delibera si rivolge a bar, ristoranti, alberghi, cinema e teatri, e ancora imprese, negozi e pubblici esercizi, attività artigiane etc. La misura approvata ora passerà al voto del Consiglio comunale

negozio chiuso coronavirus

Una riduzione complessiva tra il 42 e il 45% sulla parte variabile della Tari riservata alle attività che sono state chiuse durante il lockdown. La misura è stata approvata oggi dalla Giunta guidata dal sindaco Galimberti, grazie al lavoro delle assessore Cristina Buzzetti e Ivana Perusin, e ora passerà al voto del Consiglio comunale.

La delibera si rivolge a bar, ristoranti, alberghi, cinema e teatri, e ancora imprese, negozi e pubblici esercizi, attività artigiane etc. Più in generale il documento prevede una riduzione a regime che rimarrà stabile anche oltre il 2020 per tutte le utenze non domestiche, anche quelle che sono rimaste aperte durante il lockdown. In questi casi la riduzione sulla parte variabile potrà arrivare anche fino al 20%, in base alla tipologia di attività, portando gli sconti sulla tariffa complessiva anche fino al 9%.

«Siamo riusciti a ridurre la Tari molto di più di quello che veniva chiesto di fare ai Comuni (il 25%) – affermano le assessore Buzzetti e Perusin – estendendola anche alle attività che non sono state chiuse durante l’emergenza sanitaria. Questo è stato possibile soprattutto grazie ad un lavoro continuo che stiamo portando avanti sull’efficientamento dei costi complessivi del servizio. Da qui la decisione della Giunta di applicare anche quest’anno il risparmio, come già fatto nel 2017, alle tariffe per le utenze non domestiche al fine di allinearle sempre di più all’effettivo utilizzo del servizio senza gravare sulle utenze domestiche. Inoltre abbiamo cercato di dilazionare al massimo, per tutta la città, i tempi di riscossione della TARI 2020 che saranno fissati dalla Giunta al 16 novembre e 16 dicembre ».

A questa riduzione sulla Tari poi si aggiungerà nei prossimi giorni la delibera che estenderà l’azzeramento della Cosap fino al 31 dicembre per bar, ristoranti, para commerciali e negozi di vicinato.

«Questo è il terzo anno consecutivo che diminuiamo il peso della Tari per le attività produttive e commerciali di Varese – afferma il sindaco Davide Galimberti – Prima del nostro arrivo invece, per queste categorie la tassa sui rifiuti era tra le più alte del Paese, mentre dal 2017 ad oggi si è ridotta progressivamente allineandosi alle richieste delle aziende. Esserci riusciti anche in piena emergenza sanitaria è sicuramente uno sforzo ulteriore che l’amministrazione sta facendo per far ripartire Varese e aiutare l’economia cittadina».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Settembre 2020
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