La Openjobmetis regge l’urto per mezz’ora, poi Milano allunga e vince

Sconfitta onorevole per Varese (91-77) che resta incollata alla corazzata Milano per oltre mezza partita, prima di cedere alla distanza. Douglas top scorer per la prima volta

Supercoppa: Openjobmetis Varese - EA7 Milano 77-110

C’è modo e modo di perdere certe partite, e Milano-Varese è senza dubbio una di quelle. La sfida di andata, in Supercoppa, tra le due antiche rivali, era stata “lasciata andare” senza troppo nerbo dai biancorossi e nel commento relativo di quel match sottolineammo questa circostanza. Ben diverso è invece il KO odierno patito dalla Openjobmetis al Forum: la squadra affidata a Vincenzo Cavazzana (con Bulleri in tribuna in attesa dell’esordio) ha perso come previsto, ma con un punteggio ben più accettabile (91-77) e dopo una gara in cui Varese è rimasta a lungo vicina nel punteggio alla corazzata milanese.

Poi, certo, alla lunga sono emerse le differenze tecniche, qualitative e fisiche, che fanno di Milano non solo la grande favorita della stagione ma anche la squadra più pronta ad affrontare questa Supercoppa, visto che la compagine di Messina lavora al completo da più tempo rispetto a tutte le altre 15 formazioni. Oltre a essere, evidentemente, molto forte e altrettanto “lunga” sul piano dei talenti.

La Openjobmetis però ha provato, stavolta, ad accantonare ogni timore reverenziale: spinta dalle triple di Douglas in avvio, la formazione ospite ha volentieri fatto a sportellate con i milanesi, restando spesso e volentieri in vantaggio e risalendo fino al sorpasso dopo i primi allunghi dell’Olimpia. Tra l’altro, non siamo così convinti che Massimo Bulleri abbia mantenuto così tante cose del gioco di Caja: si è vista molto meno la “ruota” iniziale nelle azioni d’attacco, e anche le rotazioni in difesa sono state meno “intransigenti”. Vedremo domenica, con Brescia, se queste impressioni saranno confermate.

Intanto Varese ha tirato bene, con oltre il 40% dall’arco dei tre punti ma concesso addirittura il 50% a una AX Exchange sempre chirurgica nel colpire quando i suoi uomini hanno avuto mezzo metro di spazio. Pregevole la ricerca del compagno (ben 24 assist) così come l’attenzione a rimbalzo dove di fatto è stata parità, anche se qualche tagliafuori errato ha dato “secondi possessi” assai importanti all’Olimpia nel momento dei break. Dove la OJM ha pasticciato è stato in sede di palle perse: vero che Milano, quando schiera il suo tonnellaggio in retroguardia (e in pressing) diventa davvero un muro difficile da scavalcare, ma almeno certi possessi sfuggiti in modo banale andrebbero azzerati, specie con avversarie del genere. Abbiamo citato Douglas, che è andato spegnendosi ma è stato autore di una partenza a razzo, nominiamo qualche altra nota lieta, ovvero Morse, Andersson, Ferrero, De Vico: gente da cui si aspettavano segnali che sono arrivati. Resta l’incognita regia, con Ruzzier troppo altalenante, e uno Jakovics ancora fantasma. Non quello a cui ci aveva abituato.

PALLA A DUE

Massimo Bulleri prende posto nei pressi della panchina di Varese, affiancato da uno degli assistenti Alberto Seravalli mentre Vincenzo Cavazzana dirige la squadra a bordo campo, assistito da Matteo Jemoli. In campo per la OJM ci va il quintetto base “tipo”, quello con Douglas titolare e Jakovics riserva. Sotto canestro il grande ex Scola deve vedersela con Tarczewski, preferito a Hynes che resta in tribuna insieme a Rodriguez e Micov. Messina parte con Punter e Delaney guardie, Shields e Brooks ali.

Andersson ha imparato la lezione. Ingus, dove sei?

LA PARTITA

Q1 – Qualche minuto di mani fredde, poi è Varese a prendere l’iniziativa soprattutto con Douglas, ispirato da 3. Sfida tra pistoleri, perché dalla parte opposta si scalda Punter mentre Delaney è fuori serata. La OJM allunga, pregusta il vantaggio alla pausa ma deve fare i conti con una sfuriata di Datome; la sirena comunque premia gli ospiti, 19-20, grazie a un guizzo di Morse.
Q2 – L’Olimpia cerca di rimettersi davanti ma non ha fatto i conti con De Vico, 5 punti in fila. E Varese resiste alle spallate milanesi quasi con superbia: se Shields colpisce, Douglas replica mentre il primo hurrà di Strautins vale addirittura il +8, 32-40. Il finale però è targato AX: la squadra di Messina difende, segna, guadagna liberi e sorpassa prima della sirena con la tripla di Moraschini (42-41).
Q3 – Qualche perplessità, nel periodo dopo l’intervallo, arriva dai tre arbitri: Milano è esente da falli per 7′ mentre Varese è presto carica di penalità. Ruzzier vola via con la difesa impunita, Morse non ottiene due liberi sacrosanti così come sarebbe il fallo su canestro di Scola. E poi ci sono Shields e Roll che spingono in avanti l’Olimpia; la replica varesina è firmata dall’argentino ma il vantaggio interno va per la prima volta in doppia cifra. Si rivede Ferrero: tripla e gioco da tre punti per il 64-56. Poi una bomba per parte: 67-59 alla mezz’ora.

IL FINALE

Morse sigla il -6 dopo qualche errore dalle due parti ma Milano sfodera Moretti – male fino a lì – che colpisce con precisione da 3 punti. Buone cose ancora da Ferrero e così Varese resiste sino a metà quarto sotto i 10 di svantaggio, poi un’altra tripla del figlio d’arte apre il divario. C’è il rischio di crollare, ma finalmente esce dal guscio Strautins: il lettone, dopo l’uscita per cinque falli di Scola, trova qualche buona iniziativa al tiro e limita i danni. Finisce 91-77, ma la stagione della nuova Varese di Bulleri inizia ora.

Cavazzana: “Ho visto progressi che mi danno fiducia”

AX EXCHANGE MILANO – OPENJOBMETIS VARESE 91-77
(19-20, 42-41; 67-59)

MILANO: Punter 11 (0-2, 3-4), Delaney 2 (0-2, 0-4), Shields 18 (4-5, 3-6), Brooks 7 (2-2, 1-2), Tarczewski 4 (2-3); LeDay 14 (4-9), Moretti 9 (0-1, 3-3), Moraschini 9 (1-5, 2-4), Roll 11 (1-1, 3-5), Biligha, Cinciarini 2 (0-1, 1-1), Datome 4 (2-3, 0-1). All. Messina.
VARESE: Ruzzier 3 (0-3, 1-1), Douglas 16 (2-2, 4-10), Strautins 10 (2-4, 2-3), Andersson 8 (2-2, 1-2), Scola 10 (5-7, 1-2); Morse 8 (4-7), De Nicolao 2 (0-4), Jakovics 3 (0-1, 1-4), De Vico 8 (2-4 da 3), Ferrero 9 (1-3, 2-4). Ne: Van Velsen, Virginio. All. Cavazzana.
ARBITRI: Baldini, Grigioni, Morelli.
NOTE. Da 2: M 16-34, V 16-33. Da 3: M 15-30, V 13-30. Tl: M 14-22, V 6-7. Rimbalzi: M 36 (11 off., Tarczewski 8), V 35 (8 off., Scola, Ruzzier 6). Assist: M 22 (Moraschini 5), V 24 (Ruzzier 6). Perse: M 11 (Moraschini 3), V 18 (Scola 6). Recuperate: M 10 (Roll 3), V 9 (De Vico 3). Usc. 5 falli: Scola.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Settembre 2020
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