A Malpensafiere 368 candidati al test per le scuole di specializzazione organizzato dall’Insubria

L’Università dell’Insubria ha organizzato la prova per le province di Varese e Como e ha messo a disposizione le postazioni informatiche Varese e Como

prova malpensafiere università insubria

Sono stati 368, su 390 iscritti, i candidati delle province di Varese e Como che hanno affrontato oggi il test di ammissione alle scuole di specializzazione dell’area medica organizzato per la prima volta dall’Università dell’Insubria, su indicazione del Ministero dell’Università e della ricerca.

Come già per la prova di Medicina e Odontoiatria, la sede prescelta è stata Malpensa Fiere, a Busto Arsizio, dove il personale tecnico-amministrativo e informatico dell’ateneo ha garantito il regolare svolgimento di tutte le operazioni nel rispetto delle norme Covid.

Presenti anche in questa occasione il rettore Angelo Tagliabue, il direttore generale Marco Cavallotti e il presidente della Scuola di medicina Giulio Carcano.

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I 368 medici hanno dovuto rispondere in 210 minuti a 140 quesiti che vertevano sulle tematiche del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia e dei settori scientifico disciplinari delle 50 scuole di specializzazione a concorso. A prevalere, come da bando, sono stati i quesiti che richiedevano la valutazione di dati clinici, diagnostici, analitici, terapeutici ed epidemiologici nell’ambito di scenari predefiniti mono e/o interdisciplinari. Il punteggio finale è composto da 7 punti per i titoli e 140 per la prova (un punto per ogni risposta esatta, -0,25 punti per ogni risposta errata, 0 punti per ogni risposta non data). Per lo svolgimento della procedura, l’ateneo ha messo a disposizione di ogni candidato un computer non connesso a internet e dotato del software fornito da Cineca.

Dalla pubblicazione della graduatoria nazionale su www.universitaly.it, fissata per il 5 ottobre e fino alle ore 12 di venerdì 9 ottobre, sarà possibile scegliere tipologia e sede della Scuola. L’effettiva assegnazione sarà resa nota lunedì 12 ottobre con le stesse modalità.

Sono ben 163 i contratti di specializzazione assegnati dal Miur all’Insubria, rispetto agli 84 dello scorso anno, ai quali si aggiungono 9 borse di studio regionali. Torna dopo un anno di stop la Scuola di Pediatria, con 5 posti e si aggiunge per il primo anno Radiodiagnostica, con 5 posti. Salgono a 19 le borse di studio per Medicina d’urgenza (+11) e sono in aumento anche quelle per la Chirurgia generale: da 7 a 22 posti, mentre Ginecologia passa da 8 a 11 posti e Medicina interna passa da 10 a 17 posti. Ad Anestesia, si passa da 12 a 22 contratti di specializzazione.

Commenta così Giulio Carcano, presidente della Scuola di medicina dell’Insubria: «Siamo soddisfatti per il ritorno della Scuola di specializzazione in Pediatria, oltre all’ingresso di Radiodiagnostica, ma soprattutto per l’accreditamento del Miur, che quest’anno raddoppia l’opportunità di formazione sul campo e premia la qualità dell’ateneo. Ottimo segnale anche dai candidati che sceglieranno per la seconda volta l’Insubria, questa volta per la formazione specialistica».

Soddisfazione anche da parte del direttore generale Marco Cavallotti: «Come per i precedenti test di ammissione, la professionalità del personale dell’ateneo ha consentito il corretto svolgimento di una procedura di concorso delicata e complessa».

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Pubblicato il 22 Settembre 2020
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