È morta Camilla Zanzi, fondò il primo centro di ascolto antiviolenza di Varese

Il suo continuo impegno ha contribuito a rompere il silenzio assordante e la solitudine che circondavano le donne maltrattate, e per questo aveva ottenuto il Premio Sole d’Oro 2013

camilla zanzi

Si è spenta ieri Camilla Zanzi, fondatrice nel 1997 dell’associazione Eos, che ancora opera a favore delle donne maltrattate.

Animatrice attiva, operatrice instancabile, è stata capace di contaminare chi l’ha conosciuta e le persone che hanno collaborato con lei con la sua personalità e sensibilità.

Il suo continuo impegno ha contribuito a rompere il silenzio assordante e la solitudine che circondavano le donne maltrattate, e per questo aveva ottenuto il Premio Sole d’Oro 2013.

« Con la sua scomparsa finisce un’era. Era una donna disponibile ferma e decisa nelle sue posizioni, espresse, però, sempre con garbo, dolcezza e rispetto dell’altro. Sapeva ascoltare e accogliere con Gabriella Sberviglieri, due donne così diverse ma così complementari. Le pioniere a Varese  dell’accoglienza delle donne vittime di violenza» commenta la dottoressa Giovanna Scienza che, come Camilla Zanzi, è impegnata al fianco delle donne.

«Con grande dolore abbiamo appreso della scomparsa di Camilla Zanzi, fondatrice dell’associazione Eos contro la violenza sulle donne. A Varese una grande perdita per tutti, ma soprattutto per le donne – commenta Stefania Filetti, Segretario generale della Cgil di Varese, che ha espresso il suo cordoglio personale e quello di tutta la Cgil – Non dimenticheremo mai l’insostituibile impegno di
Camilla sul fronte dell’aiuto alle donne che hanno subito violenze e maltrattamenti, invitandole a denunciare e far tutelare i loro diritti. Un impegno che si è sempre tradotto in una consapevolezza del ruolo centrale e decisivo della donna nella società, e dunque anche nel mondo del lavoro. Una presenza, quella di Camilla Zanzi, che la Cgil di Varese ha sempre sentito vicina e con cui ha condiviso in questi anni lotte e battaglie comuni, così come è accaduto con Gabriella Sberviglieri, un’altra indimenticabile donna che si è sempre impegnata per i diritti delle donne».

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Pubblicato il 22 Settembre 2020
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