Paolo Pirozzi, un ducatista a Varese: “Laghi e Sacro Monte, mete ideali per andare in moto”

Il pilota napoletano, autore di alcune grandi imprese in sella alle moto di Borgo Panigale, è in tour anche nella nostra provincia dove ha molti amici: «Grato ai Castiglioni per il loro impegno in Ducati. Mustonate è una fiaba»

Pirozzi Tour: il grande \"ducatista\" visita il Varesotto

Non è un motociclista come gli altri quello che, in sella a una Ducati nera, in questi giorni a cavallo dell’autunno sta percorrendo una serie di strade del Varesotto. Sotto al casco c’è infatti Paolo Pirozzi, un nome ben conosciuto agli appassionati di moto: 40 anni, napoletano, Pirozzi è uno dei più conosciuti e amati “ambasciatori” del marchio di Borgo Panigale grazie alle sue imprese in giro per il mondo.

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Ne ricordiamo qualcuna per i non avvezzi a questo mondo fatto di due ruote, tenacia e passione: primo ad attraversare il Deserto dei Gobi su una moto stradale nel 2007 (una Multistrada 620), autore del giro del mondo in solitaria (nel 2010: 100mila chilometri senza navigatore in tutti i continenti, con una Multistrada 1200), autore del giro del mondo più veloce nel 2015 (13 giorni, 8 ore e 15′, guidando 1.800 chilometri al giorno su una Supersport 1000 Café Racer).

In questo periodo il motociclista è impegnato nella “Pirozzi Week”, una iniziativa su scala nazionale che lo ha portato a incontrare numerosi appassionati del mondo Ducati e alcuni sponsor sul territorio italiano, in attesa di poter tornare a circolare sulle strade di tutto il mondo. Ma per questo sarà necessario che passi la pandemia. «Ho due o tre progetti nel cassetto – spiega Paolo a VareseNews – ma per il momento non è possibile proporli. Mi sento un po’ un leone in gabbia, però in questo momento non possiamo fare altrimenti. Così mi sono preso del tempo per fare visita ai club italiani di Ducati e ad altre iniziative simili: un giro che non poteva prescindere da Varese, una città dove torno spesso e volentieri».

Come è nato il suo rapporto con il nostro territorio?

«Per caso, anni fa, quando conobbi gli appassionati del Motoclub 100hp di Cassano Magnago. Inizialmente erano fans scatenati delle mie imprese e così organizzarono alcuni ritrovi e feste in occasione di alcune mie visite nel Varesotto. Da quegli appuntamenti nacque una amicizia vera e da allora, ogni volta che capito da queste parti, vengo ospitato e coccolato in modo speciale. Oltre a quello, il mio management ha sede a Malnate e altri amici, come quelli del Palace Hotel di Varese, sono sempre molto ospitali nei miei confronti».

Pirozzi Tour: il grande \"ducatista\" visita il Varesotto

La storia di Ducati, tra l’altro, per diversi anni si è intrecciata con quella del motociclismo varesino.

«Certamente, e non posso fare a meno di ricordare i fratelli Castiglioni. Io sono Ducatista fin da quando ero bambino, e in quegli anni il marchio era di proprietà del gruppo Cagiva: le moto che mi hanno fatto innamorare della Ducati erano quelle con un dna varesino e non finirò mai di ringraziare la famiglia Castiglioni per aver creato alcuni prodotti meravigliosi».

Da qualche anno Varese si propone ai motociclisti come un territorio adatto per coltivare questa passione. Quali sono i suoi itinerari preferiti quando arriva in città?

«Credo che Varese sia un posto ideale dove fare base per girare in moto. Ci sono numerose strade molto belle per arrivare nella vostra provincia, e una volta qui si può partire per scoprire posti nuovi. Che possono essere anche a pochi chilometri: a me piace andare sui laghi, costeggiarli, viaggiare su quelle strade ma anche, salire “solo” al Sacro Monte che è un luogo meraviglioso e che tutti dovrebbero raggiungere e visitare almeno una volta. In questi giorni sono stato coinvolto anche da Seat Belforte 90 per ragioni pubblicitarie e per la prima volta sono stato a Mustonate. Un altro gioiello: mi è sembrato di entrare in una fiaba».

Come è nata, invece, questa “Pirozzi Week”?

«L’impossibilità di viaggiare all’estero ci ha convinto a effettuare un tour sul territorio nazionale per festeggiare il decennale del mio giro del mondo in solitaria: era il 2010 e trascorsi 221 giorni tra i cinque continenti, dormendo in tenda percorrendo circa 100mila chilometri in sella a una Ducati. Una impresa che molti ricordano anche oggi e me lo hanno dimostrato negli incontri che ho avuto in questi giorni. Sono stato Napoli, Bologna, Verona. Nell’alessandrino dove ho visitato la sede di Termignoni (un’azienda specializzata in marmitte per moto ndr) dove ho ricevuto in dono uno scarico con inciso il mio logo. Ora sono a Varese e sono stato anche alla Plastiche Cassano, azienda nota per il marchio “ProGrip” e poi ripartirò per il Sud arrivando al Ducati Store di Napoli e a Vico Sarchiapone dove mi hanno dedicato una pizza».

Che non è la prima dedica, a quanto ne sappiamo.

«No: è la seconda pizza, ma a mio nome c’è anche un piatto di un ristorante a Isola della Scala e ben due birre prodotte da Action Beer (un marchi di cui abbiamo parlato sul blog Malto Gradimento, qui ndr), una delle quali analcolica dedicata a chi deve guidare sia a due sia a quattro ruote».

L’ultima domanda è un po’ insidiosa: già che siamo a Varese non pensa di provare una MV Agusta?

«Fino a oggi non ho mai derogato al mio amore per Ducati e ho guidato sempre e solo queste moto che amo fin da quando sono bambino. Non sono direttamente sotto contratto con Ducati ma collaboriamo di volta in volta con diverse iniziative, quindi non penso di cambiare per mille ragioni. Certo, MV è un marchio storico e italiano: diciamo che se dovessi cambiare, lo preferirei ad altri».

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Settembre 2020
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