Sei pazienti ricoverati per Covid a Varese: “Situazione tranquilla ma ci prepariamo all’autunno”

Sono solo due i pazienti in condizioni gravi nel reparto Covid del Circolo mentre un terzo è stato trasferito alla terapia intensiva del Sacco. Il direttore sanitario spiega come ci si prepara all'arrivo dell'influenza

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«Stiamo andando bene ma non abbassiamo la guardia». Il dottor Lorenzo Maffioli, direttore sanitario dell’Asst Sette Laghi, definisce tranquilla la situazione nel reparto dell’ospedale di Circolo destinato esclusivamente ad accogliere pazienti “covid”.

PAZIENTI RICOVERATI
L’estate è trascorsa senza problemi nell’hub diretto dal professor Francesco Dentali: « Oggi abbiamo 6 persone ricoverate – spiega il dottor Maffioli – due sono di media gravità, sottoposte a ossigenoterapia, e quattro con sintomi minori, individuate per il tampone eseguito in occasione del ricovero. Ieri, però, abbiamo dovuto trasferire al Sacco di Milano un paziente per le cure in terapia intensiva».

5 TERAPIE INTENSIVE DEDICATE IN LOMBARDIA
In questa fase di contagi sotto controllo, Regione Lombardia ha costruito una rete integrata di assistenza. Sono 17 gli “hub covid” lombardi ma solo 5 hanno letti di terapia intensiva dedicati: « È una questione organizzativa. Con numeri fortunatamente bassi è meglio concentrare i pazienti in pochi centri. In questo modo si liberano gli altri reparti che riprendono le attività normali, per recuperare tutto il pregresso rimasto fermo a causa dell’emergenza sanitaria».

Le terapie intensive di Varese, quindi, sono tornate a disposizione di tutte le altre patologie e , soprattutto, delle sale chirurgiche: « Stiamo procedendo a effettuare tutto ciò che era rimasto in sospeso. Il ritmo è buono. Certo, non è facile lavorare in condizioni che richiedono distanziamento e sicurezza ma posso assicurare che i risultati si vedono».

TAMPONI A MALPENSA
L’Asst Sette Laghi è impegnata, in questo momento, anche nelle attività di indagine : « Il nostro personale copre la fascia pomeridiana e serale dei check point a Malpensa. Ci sono infermieri a fare i tamponi per chi rientra dalle vacanze. Abbiamo personale impegnato anche nei controlli agli ingressi dei diversi ospedali come previsto dalla normativa».

L’OSPEDALE RIMANE CHIUSO AGLI ESTERNI
L’ospedale rimane, quindi, un ambiente chiuso agli esterni: « È una necessità per proteggere chi è dentro, operatori e ricoverati. Sono previste eccezioni, in caso di minori, di anziani molto fragili, ma si tratta di casi limite perché è nostro dovere evitare il più possibile che in virus entri. Abbiamo sottoposto a tampone anche tutti i nostri dipendenti al rientro dalle ferie, un’opportunità su base volontaria».
L’ultima disposizione regionale prevede, poi, un aumento di sicurezza nei dispositivi di protezione per gli operatori: « Al posto della mascherina chirurgica si userà molto di più quella ad alta protezione, la FFP2. Noi, al momento, abbiamo una buona scorta… ma spero che non ci serva».

direzione asst sette laghi maffioli, palaoro, mazzoleni

( nella foto il direttore sanitario dell’Asst Sette Laghi Lorenzo Maffioli)

MILLE INDAGINI AL GIORNO
Da ieri, il laboratorio di microbiologia del Circolo lavora a ciclo continuo, h24 : « L’attività di indagine viene costantemente potenziata – spiega il direttore sanitari – noi abbiamo un laboratorio con macchinari e professionalità adeguati a disposizione di tutta l’area di Ats Insubria, quindi i bacini della nostra Asst ma anche di quelle di Valle Olona e Lariana. Abbiamo iniziato processando 300 campioni al giorno. Oggi abbiamo una capacità di mille. Siamo un po’ sotto pressione, ma stiamo sostenendo il ritmo».

IL PRONTO SOCCORSO MANTIENE I DUE PERCORSI
L’aumento dell’attività di indagine è legato all’aumento dei casi degli ultimi giorni ma anche in vista dell’autunno e dell’arrivo dell’influenza: « Tutti i pronto soccorso aziendali rimangono mantengono i due accessi: uno dedicato ai pazienti con sintomatologie simil covid e uno per gli altri. Dato l’andamento dei contagi in estate avevamo pensato di unificare di nuovo l’attività. Ma abbiamo scelto di mantenere il doppio ingresso in vista soprattutto dell’autunno e dei casi di influenza. Fortunatamente, in questi mesi il pronto soccorso non ha mai subito una pressione importante, gli operatori hanno lavorato al meglio e hanno garantito sempre il doppio canale».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Settembre 2020
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