A Varese la cementificazione sottrae terra ai giovani agricoltori
Lo ha ribadito Enrico Montonati delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa. Aumenta il numero di giovani lombardi che scelgono l'agricoltura
Giovane e determinata, nonostante le difficoltà. È l’agricoltura “made in Varese”, dove un numero crescente di imprese agricole è condotta da giovani, con un trend in crescita nonostante le difficoltà specifiche, primo tra tutti la scarsità di terreno agricolo in una delle province dove la sottrazione di suolo agricolo per “colpa” della cementificazione è tra le più marcate d’Italia. (nella foto un giovane agricoltore di Angera)
Lo ha ribadito Enrico Montonati, delegato provinciale di Coldiretti Giovani Impresa nella giornata dedicata all’innovazione in agricoltura che ha riunito al Teatro Oscar di Milano i giovani imprenditori agricoli lombardi. Diversi i giovani agricoltori del Varesotto che hanno partecipato all’incontro. «Non solo giovane, ma anche in rosa – continua Montonati -. Un numero crescente di “nuove imprese” è guidato da donne, anche in comparti multifunzionali come quello agrituristico o della didattica rurale. Parliamo di un’agricoltura sempre più al servizio della società e del territorio, in grado di fare sistema e di approcciare il futuro con l’entusiasmo proprio delle nuove generazioni: saper coniugare innovazione e investimenti è la chiave i volta per guardare alle sfide di domani».
Una tendenza che varca anche i confini del territorio provinciale: negli ultimi 5 anni, il numero delle imprese giovani nei campi della Lombardia è cresciuto del 3,8%, anche qui quasi una giovane impresa agricola su 4 è “in rosa”.
«Le nuove generazioni – spiega Fernando Fiori, presidente di Coldiretti Varese – assicurano un grande contributo di innovazione all’agricoltura, settore che sta dimostrando tutta la sua strategicità per il Paese, oltreché per il comprensorio della nostra provincia. Ma i giovani vanno sostenuti finanziariamente, perché la disponibilità di risorse adeguate rimane il principale ostacolo allo sviluppo delle nuove imprese agricole under 35, soprattutto quelle guidate da chi arriva da altri settori o da diverse esperienze e non può contare sul patrimonio aziendale familiare».
In particolare, il DL Semplificazioni, di recente convertito in legge, prevede a favore delle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile la concessione di mutui agevolati, a un tasso pari a zero e di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile, per gli investimenti della durata massima di dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento, nonché un contributo a fondo perduto fino al 35 per cento della spesa ammissibile.
Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni. Sul palco del Teatro Oscar erano presenti anche Paolo Voltini, presidente di Coldiretti Lombardia; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia; Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica, verde e agricoltura del Comune di Milano; Cristina Tajani, assessore alle Politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse Umane del Comune di Milano; Carlo Maria Recchia, delegato Coldiretti Giovani impresa Lombardia.
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