A Cocquio Trevisago parte lo screening salivare, anche il sindaco in campo per i prelievi

Il test è rapido e indolore ed è rivolto alla popolazione residente di studenti e lavoratori. Se positivi, occorre fare il tampone molecolare. Partecipano anche i cittadini di Casale Litta

Cocquio Trevisago, parte lo screening salivare

Un bastoncino che preleva una piccola quantità di saliva direttamente dalla bocca per qualche secondo, il contatto con uno stick reagente e 15 minuti di attesa.

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Poi il risultato arriva con un marcatore direttamente sulla striscia reagente: un segno rosso solo sulla “C“ indica la negatività. Viceversa, se le strisce sono due, c’è il sospetto di una presenza del virus, presenza che andrà poi appurata con un tampone molecolare vero e proprio. Un esame dunque rapido e indolore.

A Cocquio Trevisago parte lo screening salivare volontario per mappare l’incidenza del virus sulla popolazione residente e per farlo l’iniziativa voluta dal sindaco Danilo Centrella ha visto l’impiego delle palestre delle scuola, proprio come per il test ematico dello scorso aprile.

Il test eseguito nella giornata di sabato, col prezioso e determinante contributo dei volontari della Croce Rossa Italiana del Medio Verbano di Gavirate, ha un costo di 10 euro ed era rivolto a studenti e lavoratori residenti in paese.

Dopo il prelievo della saliva lo stick viene riconsegnato al diretto interessato che deve tenerlo in posizione orizzontale per 15 minuti, trascorsi i quali si può scoprire l’esito.

Un’iniziativa che ha visto l’ampio impiego di personale volontario: dalle maestre delle scuole ai pensionati, allo stesso sindaco del paese, medico chirurgo, che ha per l’occasione indossato camice e mascherina per eseguire di sua mano i prelievi sui più piccoli suoi concittadini: qualche gioco, una parolina per distrarli e l’esame era già finito (nella foto).

Il Test Rapido Antigene salivare COVID-19 è un test immunologico a scorrimento laterale per l’individuazione qualitativa di antigeni del nucleocapside di SARS-CoV-2 su tampone orofaringeo. I risultati identificano l’antigene del nucleocapside di SARS-CoV-2.

Risultati positivi indicano la presenza di antigeni virali: i soggetti risultati positivi possono quindi essere inviati al medico curante per la necessaria correlazione clinica e per avere indicazioni su come sottoporsi ad altre indagini diagnostiche dirette (tampone molecolare).

«Il progetto è da intendersi come ausilio e non in sostituzione agli strumenti sanitari attualmente in vigore, come supporto al contenimento della diffusione del virus. Saranno eseguiti 1000 test salivari, ripetendo l’azione nelle settimane successive sino alla completa mappatura volontaria del nostro paese», ha informato nei giorni scorsi lo stesso sindaco Danilo Centrella.

Oltre ai residenti di Cocquio Trevisago il test viene esteso anche ai cittadini di Casale Litta che hanno voluto aderire all’iniziativa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Ottobre 2020
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