Consiglio Regionale, approvate leggi e proroghe per il rilancio sociale e infrastrutturale



Marco Alparone: “Per incentivare la ripresa economica e sostenere lo sviluppo, è indispensabile mettere al centro gli investimenti pubblici”

consiglio regionale

Il Consiglio regionale ha approvato con 39 voti a favore, 13 contrari e 2 astenuti il provvedimento che introduce alcune proroghe e modifiche alle leggi regionali approvate quest’anno alla luce della situazione di difficoltà economica e sociale creata dalla diffusione del Covid-19 e contenenti misure di sostegno agli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale. 
La legge votata questa mattina in Aula tiene conto delle richieste avanzate da Comuni e Comunità montane, in particolare per quanto riguarda i termini e le scadenze temporali e le percentuali massime di contributo ottenibili stabilite nella legge 9/2020; vengono inoltre prorogate le scadenze dei pagamenti per la restituzione dei contributi ottenuti per la realizzazione di iniziative di valenza sociale previste dalla legge 4/2020.

«Con le modifiche approvate oggi –ha spiegato il relatore e Presidente della Commissione Bilancio Marco Alparone (Forza Italia)- proroghiamo i termini e le scadenze temporali e aumentiamo le percentuali massime di contributo ottenibili stabilite nella legge 9, assicurando piena disponibilità ad allargare la platea dei soggetti beneficiari a fronte della disponibilità delle risorse. Vengono inoltre prorogate anche le scadenze dei pagamenti per la restituzione dei contributi ottenuti per la realizzazione di iniziative di valenza sociale previste dalla legge 4. In questo modo rendiamo i contenuti e gli obiettivi di queste leggi ancora più rispondenti e funzionali alle esigenze dei territori. Per incentivare la ripresa economica e sostenere lo sviluppo –conclude Alparone- è oggi indispensabile una rinnovata azione politica che metta al centro gli investimenti pubblici».

Via libera anche a un emendamento dell’Assessore Massimo Sertori che recepisce le richieste formulate nel documento presentato da Pietro Bussolati (PD), stabilendo che “le eventuali risorse aggiuntive riservate agli Enti locali saranno attribuite, sentite UPL e ANCI Lombardia, privilegiando la rotazione degli Enti beneficiari” a vantaggio così dei Comuni che finora non hanno ricevuto contributi. 

Critici i gruppi di minoranza. «Una grande occasione sprecata: 3 miliardi distribuiti senza criteri di priorità e con scarso coinvolgimento del Consiglio, la Giunta ha smarrito lo spirito giusto per costruire il futuro della Lombardia», ha detto il capogruppo del Partito Democratico Fabio Pizzul, mentre il gruppo M5Stelle non ha partecipato al voto.

Gli articoli del provvedimento di legge approvato

Il primo articolo modifica la legge regionale n.9 approvata all’unanimità in Consiglio regionale quest’anno a maggio e che ha stanziato tre miliardi di euro per lo sviluppo, varando un piano di investimenti finalizzato a fronteggiare l’impatto economico legato all’emergenza scaturita dal Covid-19: la legge prevede misure di sostegno agli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale con particolare attenzione agli ambiti della sanità, delle infrastrutture, della viabilità, del dissesto idrogeologico e della digitalizzazione. 
In particolare viene prorogato di un mese, dal 31 ottobre al 30 novembre 2020, il termine stabilito per l’inizio dell’esecuzione dei lavori da parte del Comune beneficiario del contributo regionale e viene derogato il limite percentuale pari al 50% della spesa ritenuta ammissibile, con la conseguente possibilità per i contributi previsti dalla legge n.9/2020 di raggiungere il 100% delle risorse necessarie alla realizzazione delle opere finanziate. 
Infine viene inserito nella stessa legge n.9/2020 un nuovo comma che include espressamente anche le Comunità montane tra i soggetti beneficiari diretti dei contributi erogati a valere sul fondo “Interventi per la ripresa economica”.

Attualmente, le Comunità montane possono (al pari delle Unioni di Comuni) usufruire delle risorse a valere sul “Fondo per la ripresa economica destinato agli enti locali” solamente qualora abbiamo ricevuto delega da parte dei Comuni aderenti alla realizzazione dell’intervento infrastrutturale. Con la nuova disposizione normativa alle Comunità montane potranno invece essere assegnati in modo diretto contributi per la realizzazione di propri progetti per opere pubbliche legate ad ambiti come lo sviluppo territoriale sostenibile, l’efficientamento energetico e il rafforzamento di infrastrutture indispensabili alla connessione internet.

Il secondo articolo del provvedimento, sempre a fronte dell’emergenza creata dal Covid-19, introduce una proroga di tre mesi, dal 31 dicembre al 31 marzo 2021, del termine previsto dalla legge regionale n.4/2020 per la restituzione dei contributi e il pagamento delle rate previste da parte dei soggetti che ne hanno beneficiato per la realizzazione di iniziative di sviluppo e di ammodernamento delle infrastrutture sociali per quelle di particolare rilevanza sociale,destinatarie della stessa legge regionale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 20 Ottobre 2020
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