Contagi al Candiani-Bausch. Dai banchi alle mascherine, ecco cosa fa la scuola per prevenirli

Le parole della dirigente scolastica sui contagi degli studenti hanno fatto alzare le lamentele dei genitori sulla gestione dell’Istituto della situazione pandemica. I reclami e la risposta della scuola

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(Foto di repertorio)

In seguito alle dichiarazioni rilasciate dalla dirigente del Liceo artistico Candiani-Bausch Maria Silanos a riguardo dei tre studenti dell’Istituto risultati positivi al tampone per il coronavirus e delle tre rispettive classi poste in isolamento fiduciario, abbiamo ricevuto alcune lamentele da parte dei genitori in disaccordo col protocollo seguito dalla scuola, che è stato definito da chi ci ha scritto come “carente” e «non sufficiente per affermare che i contagi siano dovuti al comportamento dei ragazzi fuori dalla scuola».

Abbiamo verificato le diverse lamentele cercando di capire come questo Liceo si stia comportando a fronte di quanto accaduto e per la prevenzione di ulteriori contagi.

«Diversamente da altri Istituti scolastici del territorio in cui, per ogni classe, viene seguita la divisione tra chi segue le lezioni in dad (didattica a distanza) e chi in presenza in modo alternato, al Liceo Candiani-Bausch la scelta è stata quella di far condividere i banchi 2 a 2» ci ha scritto un genitore.

«L’Istituto ha scelto di mantenere tutta la didattica in presenza per le classi del biennio, affinché i primini e le classi seconde possano ambientarsi e conoscere a pieno la nuova realtà scolastica. Ad accompagnarli c’è comunque una classe virtuale, pronta all’uso, che i ragazzi stanno imparando a conoscere e che, per ora, utilizzano come piattaforma utile per avvisi, voti, calendario scolastico ecc – ci hanno spiegato le nostre fonti interne all’Istituto -. Funziona diversamente per le classi del triennio che, a seconda delle materie, hanno due giorni a rotazione di dad».

La scelta dei banchi per 2 è giustificato dal fatto che «l’artistico non può utilizzare i banchi monoposto»; gli alunni, per la maggior parte delle ore di lezione, hanno bisogno di un grande spazio di appoggio per le tavole e i progetti delle diverse discipline artistiche (geometriche, scenografiche, grafiche, audiovisive ecc.). Dunque, «sono stati sostituiti i banchi piccoli e gli sgabelli con sedie e banchi grandissimi che sono fissi e segnati a terra assicurando e mantenendo la distanza di un metro tra gli studenti».

Questi provvedimenti, da quanto abbiamo potuto apprendere dalla scuola, «sono frutto dei sopralluoghi effettuati dalla Provincia insieme all’architetto e a tutte le figure competenti chiamate in causa per lavorare ad un piano strategico anti-Covid. È stato tolto anche il sottobanco per evitare che qualcuno si dimentichi degli effetti personali e un altro studente possa toccarli; i banchi sono stati allontanati di circa tre metri dalla cattedra e ad ogni cambio dell’ora, al cambio del docente, la bidella si occupa di igienizzare cattedra, lavagna e computer. Allo stesso modo quando gli studenti cambiano aula due bidelle igienizzano banchi e sedie».

Per quanto riguarda l’orario di ingresso che, da oggi, secondo l’ultimo Dpcm dovrebbe essere posticipato alle 9, «aspettiamo le decisioni dai vertici». Il Liceo, infatti, attua già una strategia preventiva scaglionando le entrate delle classi: «alle 7.55 entrano le classi del biennio e alle 9.50 solo le classi del triennio. Per quanto riguarda l’intervallo, è possibile farne uno solo a metà mattina di dieci minuti nel luogo prestabilito (ognuno ha la sua postazione da rispettare: in cortile o in terrazza o in aula)». Vale lo stesso discorso per le uscite: «Sono scaglionate; avvengono da porte e orari differenti fino alle 15.40, ultimo turno di uscita delle classi del triennio».

Inoltre, ci viene segnalato che «le mascherine non sono consegnate a ciascun alunno in pacchetti ancora sigillati, ma è lo studente che ogni mattina deve prendere una mascherina dall’unico contenitore all’ingresso senza prima igienizzarsi le mani». Ma, da quanto abbiamo potuto costatare, il distributore del disinfettante mani è davanti ad ogni ingresso dell’Istituto, per cui sta al buon senso degli studenti provvedere al rispetto dell’igiene prima di recuperare la propria mascherina. Non è però del tutto errato ammettere che l’ideale sarebbe ricevere il proprio pacchetto sigillato e sul banco nel rispetto del distanziamento e di una maggiore igiene.

Francesca Cisotto
francescacisotto511@gmail.com

 

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Pubblicato il 21 Ottobre 2020
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