Economia circolare, per l’assessore regionale Cattaneo una strada obbligata

L'assessore è intervenuto questa mattina al convegno "Costruire circolare: dal rifiuto speciale al recupero/riuso" organizzato dal Comune di Varese

Generica 2020

«Il percorso verso l’economia circolare è ormai una via obbligata per i territori e rappresenta il driver per lo sviluppo dei prossimi decenni».

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo intervenendo questa mattina al convegno “Costruire circolare: dal rifiuto speciale al recupero/riuso” organizzato dal Comune di Varese in videoconferenza.

«I rifiuti speciali in Lombardia sono circa 33 milioni di tonnellate (quelli urbani poco meno di 5 milioni di tonnellate). Di questi, 18 milioni sono rifiuti provenienti dalle attività produttive – ha spiegato Cattaneo – 15 milioni invece sono rifiuti provenienti da costruzione e demolizione, e rappresentano la fetta più significativa del totale dei rifiuti speciali. Per questo motivo, è necessario recuperare questi materiali che, sia per peso sia per volume, sono impattanti sul nostro ambiente. Nella nostra Regione siamo in un sistema che dimostra di sapersi muovere nella prospettiva dell’economia circolare: oggi si recuperano già 2/3 dei rifiuti speciali».

Questo vale anche per i rifiuti provenienti da costruzioni e demolizione: «L’87% viene avviato a recupero e solo il 7% va a smaltimento. Tuttavia, oggi il materiale di recupero ha ancora un prezzo superiore rispetto al materiale vergine, a causa di una dinamica dei prezzi del materiale naturale che risente della crisi del settore edilizio».

Per ovviare a questa situazione, Regione Lombardia sta intervenendo su diversi fronti: «Attraverso il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che è in fase di stesura, che introduce modalità per favorire i percorsi di recupero e per aggravare i percorsi di smaltimento – ha detto l’assessore all’Ambiente – Inoltre, stiamo agendo sulla riforma della normativa in materia di cave che è ispirata al criterio della valorizzazione dei materiali di recupero con forme di incentivo a chi lavora e immette sul mercato materiali di recupero e disincentivo per chi opera continuando a utilizzare materiale vergine».

L’azione della Regione prosegue poi con il confronto con tutti gli attori coinvolti nel Tavolo sull’economia circolare e nel tavolo sui materiali inerti in cui gli operatori del settore portano la loro esperienza e condividono il percorso che la Regione sta facendo.

«Con Arpa, abbiamo dato vita ad un “market inerti” – conclude Cattaneo – al fine di superare l’asimmetria informativa sui materiali inerti: si tratta della predisposizione di strumenti che permettono di riconoscere le caratteristiche dei materiali riciclati e delle loro potenzialità e come lo scarto di un’attività possa diventare materia prima per altri».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Ottobre 2020
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