Federazione bocce, trionfo di De Sanctis alle elezioni per la presidenza

Una vittoria netta del candidato con 7220 voti, pari al 90,62%, contro i 355 voti della candidata Laura Trova

Bocce varie

Era scritto e così è stato. Giunio De Sanctis era il grande favorito per il successo nella corsa al soglio presidenziale della FIB per il prossimo quadriennio e ha sbaragliato la concorrenza di Laura Trova, che si era presentata quale alternativa alla riconferma del mandato ricevuto dal presidente uscente a Verona nel 2017.
Vittoria netta con 7220 voti, pari al 90,62%, contro i 355 della Trova – 4,46% – e le 392 schede bianche – 4,92% -. Avevamo indicato quale possibilità che Laura Trova avrebbe potuto essere solo un buon perdente – in pochi credevano veramente al suo sorpasso -: non è stata neppure quello.

Quando un’atleta come lei, pluricampionessa nella specialità volo, non si presenta all’assemblea elettiva, snobbando in pratica i presenti, dimostra di non saper perdere e quindi di mancare di uno dei requisiti che devono far parte del bagaglio di un campione: l’affrontare la sconfitta come una componente irrinunciabile di qualsiasi competizione, sportiva o politica, non importa l’indirizzo della contesa. Qui non si tratta di scomodare Dante nel suo terzo canto dell’inferno dove: “vidi e conobbi l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto” e di avvicinare Laura all’eremita Pier da Morrone, più agevolmente conosciuto come Celestino V, che rinunciò al papato, ma ci siamo molto vicini per il comportamento. Con un’ulteriore aggravante: il nascondersi dietro il proverbiale filo d’erba. Addurre come giustificazione della sua – e dei suoi sostenitori – assenza il covid19, “di non mettere a repentaglio la salute delle persone che volevano appoggiare la nostra candidatura, invitandoli a rimanere a casa” sa molto di fariseismo, sfrutta frasi dette e ridette non solo fino alla noia, ma addirittura alla nausea, in una rincorsa stucchevole alla più trita retorica, semplicemente per mascherare un risultato largamente prevedibile. Perché presentarsi, allora, per non presenziare nell’unica sede nella quale le sue idee avrebbero potuto essere convenientemente espresse e adeguatamente propagandate? Poi soggiunge – da casa, naturalmente -: «Non sarei soddisfatta, se fossi il presidente, visto che all’assemblea elettiva erano presenti solo il 59,50% di elettori non effettivi; infatti il 59,50% dei presenti è stato caratterizzato da una forte affluenza di deleghe … omissis …; di conseguenza delle 1546 Società aventi diritto al voto, hanno partecipato a malapena 180 Società».

È vero che l’uso delle deleghe è elevato – gli affiliati, che sono i presidenti di Società, possono usufruire di sei deleghe ciascuno, inoltre ogni loro voto vale sette voti -, ma questo non era noto forse prima, lo si scopre all’indomani della prevedibile sconfitta? A questo proposito vorremmo esortare presidente e Consiglio neo-eletti di prendere in esame, per le future elezioni nazionali, di rendere effettivo il voto per posta: possibile che ciò che si fa nelle elezioni politiche per gli italiani residenti all’estero, con un sistema semplice, efficace, privo di qualsiasi opzione di brogli, non sia attuabile con le elezioni quadriennali del direttivo della Federazione Italiana Bocce? Si vuole modificare lo Statuto, perché non inserire questa forma di assoluta democrazia e trasparenza, abolendo di fatto l’abuso alla delega? Oltre tutto si risolverebbe anche il problema costi: molte società non partecipano all’Assemblea Nazionale per le spese afferenti. Non c’è bisogno di lanciarsi in avventure spaziali per scoprire che le bocciofile non navigano di certo nel mare dell’abbondanza, anzi!

PILLOLE DI BOCCE
Campionato Italiano Squadre Femminile – Roma, Final Four – Semifinali – Enrico Millo (SA) – Oristano 5-1 Osteria Grande (BO) – Fontespina 5-2 Finale – Osteria Grande (BO) – Enrico Millo (SA) 5-0

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Pubblicato il 31 Ottobre 2020
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