La redazione di “Malnate a Place to Be” racconta i 103 anni di Maria Clerici
La giovane redazione del progetto ha scritto un articolo sulla malnatese più anziana, "zia Maria"
A Malnate da pochi mesi si è formata una giovane redazione, si chiama “Malnate a Place to Be” ed è nata dal progetto di Sos Malnate e Cooperativa Naturart con il sostegno della Fondazione della Comunità di Malnate.
“Malnate a place to be”: il meglio del territorio visto con gli occhi dei giovani
Una delle storie malnatesi raccontate dalla redazione, formata da 11 ragazzi dai 13 ai 20 anni, 3 educatori professionali e 1 giornalista, è quella della signora Maria Clerici, 103 anni e una vita passata nella città del “Ponte di Ferro” e attualmente la persona più anziana in città. I ragazzi impegnati in questo progetto non si sono fatti distrarre dalla difficile situazione sanitaria e hanno proseguito il lavoro senza distrazioni, con incontri online dimostrando tanta volontà.
Questo l’articolo:
Zia Maria e l’elisir di lunga vita
Se si parla con lei, tutto sembra un gioco da ragazzi: anche avere 103 anni e non sentirli.
La signora Maria Clerici, chiamata da tutti “Zia Maria”, è la donna più anziana di Malnate. È nata il 16 marzo 1917 ed ha passato la sua infanzia a giocare da Piatti Mentasti, storica ditta edile del territorio, nella quale il padre Riccardo lavorava come magazziniere.
“La casa in via De Mohr dove abitavo da bambina e a cui sono ancora molto legata – racconta sorridente – era un bel posticino, la cucina era di sotto, mentre, di sopra, c’erano due camere da letto, dove dormivano i miei fratelli Luigi e Vincenzo”.
In famiglia erano 7 fratelli, nati non tutti dalla stessa madre: infatti, il padre si sposò una seconda volta con Lisa Zavattiero, madre di Maria e dei quattro fratelli.
Frequentò la scuola fino alla quinta elementare, perché i sistemi scolastici erano differenti da quelli di oggi. All’età di 14 anni cominciò a lavorare al calzaturificio di Varese come “modella”: provava i modelli delle scarpe, visto che aveva il piede della misura giusta. “Un giorno, dopo il lavoro – continua – tornai a casa con un paio di scarpe rosse. Mio padre mi riprese dicendomi, in dialetto, che non ero mica una signora e me le pitturò di nero. Ci teneva in riga, a noi figli: perciò, mi raccomando, giovani, anche oggigiorno siate educati e portate rispetto agli altri, agli anziani, ma soprattutto ai genitori”.
La società è cambiata con la tecnologia, che una volta non esisteva, e neanche Malnate fa eccezione: un tempo non era tanto abitata e trafficata, la vita era dura, ma più semplice e tranquilla.
I ricordi vanno indietro negli anni, fino al periodo di Mussolini, che lei ha vissuto in prima persona: “Qui da noi non era male, nel senso che noi non avevamo problemi economici a casa. C’era, però, scarsità di cibo ed io andavo a prendere il riso con le amiche e mia sorella minore Margherita, soprannominata Rita, che ora ha 95 anni”.
La chiacchierata con la signora Maria scorre veloce, tra il ripasso di qualche tabellina, il canto dell’inno d’Italia e della filastrocca che gli studenti intonavano alla maestra alla fine della scuola. Un posto speciale tra i suoi ricordi è occupato dalla maestra Bernarda, che beveva il caffè in un modo particolare.
E sul finale, ci saluta con un sorriso: “Alla mia età si sta abbastanza bene, anche se è complicato ricordarsi tutto, sono passati così tanti anni…” ma in realtà è tutto il contrario, lei ricorda davvero tante cose.
Zia Maria è davvero una persona buona e simpatica, che sia questo il segreto per arrivare alla sua età?
La redazione Malnate A Place To Be
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